L’ex senatore e leader di Molise 2.0 ha elogiato le parole pronunciate dal candidato governatore, nella sua prima uscita pubblica a Campobasso: dalla sanità come diritto costituzionalmente garantito all’emergenza lavoro-reddito. E ha invitato gli elettori a scegliere prima il presidente, poi il candidato consigliere
CAMPOBASSO. “Le scelte indicate da Carlo Veneziale erano le scelte che ci aspettavamo venissero indicate per consentire di ritrovare l’unità e di spiccare il volo con le ali proprie del centrosinistra”. Lo ha detto l’ex senatore e leader di Molise 2.0 Roberto Ruta, che si è detto convinto in maniera totale delle parole pronunciate ieri dal candidato governatore del centrosinistra, nella sua prima uscita pubblica a Campobasso. Lo ha fatto in un incontro con i giornalisti, aperto con un ricordo di Antonio Di Lallo, improvvisamente scomparso. “Gli volevo e gli vorrò sempre bene”, ha detto commuovendosi.
“Carlo – per tutta la conferenza stampa Ruta lo chiama così, del resto si conoscono da 23 anni – ha detto giustamente che inizia una nuova storia. Lui ha sollevato due questioni che hanno dato senso e ragione all’esperienza di Ulivo 2.0 e poi di Molise 2.0: la sanità come diritto costituzionalmente garantito, una sanità pubblica forte e di qualità. E poi l’emergenza lavoro-reddito, per garantire la dignità delle persone e il diritto alla cittadinanza di ogni giovane, uomo donna, padre e madre di questa terra. Sono le cose che ci aspettavamo di sentire e sono le scelte che rappresentano il carburante per prendere il volo. Abbiamo archiviato una pagina e ne abbiamo aperta una nuova.”
Ruta quindi si è rivolto direttamente agli elettori e, in considerazione dell’abolizione del voto disgiunto, li ha invitati a scegliere prima il candidato presidente, poi il candidato consigliere. “Da un’analisi dei quattro candidati governatori, tutte persone degne – ha rimarcato il parlamentare uscente – posso dire con grande orgoglio che Veneziale ha più di tutti le doti che si richiedono a un aspirante presidente: l’onestà, l’agire in modo totalmente trasparente e una grande competenza e professionalità. Aggiungo anche il tratto personale della mitezza e della determinazione, che si accompagna all’appartenenza da sempre all’area del centrosinistra e della sinistra molisana. Per quanto mi riguarda sarò felice di camminare per strada con Carlo Veneziale e lo farò in tutti questi giorni della campagna elettorale”.
Una scelta arrivata al fotofinish, a un giorno e mezzo dalla presentazione delle candidature, “ma non è certo dipeso da noi”, ha aggiunto Ruta, che ha poi insistito ancora sull’obiettivo che era alla base del progetto di Ulivo 2.0 e poi di Molise 2.0: l’unità nella discontinuità. Passando dal doppio passo indietro di Paolo di Laura Frattura e suo. Che “per garantire il rinnovamento della classe dirigente” non sarà in corsa sul proporzionale.
“Io ho parlato personalmente con la maggior parte dei 1.300 dell’assemblea del 25 febbraio – ha rimarcato ancora l’ex senatore – e tutti mi avevano detto di essere d’accordo a perseguire l’unità del centrosininistra. Qualcuno magari pensava a fare il quarto polo, ma noi abbiamo sempre detto che l’obiettivo di Ulivo 2.0 era quello di archiviare una pagina e aprirne una nuova. Magari c’era qualche perplessità per il ruolo svolto da Carlo – ha concluso Ruta – ma dopo le sue parole tutti hanno capito che comincia davvero un’altra storia”.
Carmen Sepede