SPAZIO ELETTORALE/ Il sindaco di Vastogirardi commenta i dati sullo spopolamento delle aree interne resi noti dal team di studio di Rionero 2020
VASTOGIRARDI. All’allarme spopolamento, lanciato del team di tecnici del progetto Rionero 2020, risponde avanzando alcune proposte concrete. Si tratta del sindaco di Vastogirardi, Andrea Di Lucente, candidato alla Regione con i Popolari per l’Italia, per il quale bisogna rimboccarsi le maniche anziché lamentarsi, superando slogan e misure obsolete.
“I dati proposti dalla stampa oggi – afferma il primo cittadino – dicono che i piccoli centri dell’alto Molise stanno per scomparire. Per loro c’è pure la data di scadenza. I risultati dello studio del team di Rionero 2020 sono terrificanti, anche se non possono essere bollati come una novità. Ci sono paesi vicini a quello da me amministrato in cui, nel corso del 2017, è nato un solo bambino. Nel passato c’era qualche collega che aveva offerto soldi alle coppie che volevano far nascere e crescere i loro figli nei nostri centri ‘in via d’estinzione’. Credo sia una scelta di coraggio estremo continuare a vivere in questi comuni. Mantenere ancora vivi i nostri paesini, assicurarsi che ci siano le attività commerciali basilari, che la quotidianità sia un po’ meno dura attraverso attività sociali, impegno e dedizione è l’atto di audacia e di senso civico più forte che abbia adesso sotto gli occhi. Per questo motivo, – ancora Di Lucente – prima ancora di parlare delle misure che la Regione potrebbe adottare per sostenere i piccoli centri e scongiurare le loro morte di qui a qualche decennio, voglio dire grazie a chi resta. A queste persone va tutta la mia ammirazione”.
Ed ecco le proposte: “Digitalizzazione e miglioramenti di infrastrutture e collegamenti sono il primo passo per evitare che una fetta enorme di territorio muoia. E che, col passare del tempo, anche il Molise stesso diventi periferia di altri luoghi – prosegue Andrea Di Lucente – Tutta la regione deve usufruire della banda larga. Quelli delle zone interne finiscono per diventare cittadini di serie B, esclusi dall’innovazione e, quindi, dalle opportunità di crescita. Il secondo punto chiave è il miglioramento delle infrastrutture. Faccio un esempio da padre: se una coppia decidere di mettere al mondo un figlio in un piccolo centro della regione, deve poter raggiungere il pediatra in tempi celeri se necessario. Anche con la neve”.
In sostanza, priorità del nuovo governo regionale saranno le aree interne.
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