L’affondo dell’ex assessore isernino, esponente del movimento ‘Pensiero Libero’
ISERNIA. Interviene col consueto stile provocatorio, Alberto Gentile, ex assessore al Comune di Isernia ai tempi della giunta guidata da Marcello Veneziale ed esponente del movimento ‘Pensiero Libero’. Stavolta nel mirino c’è il tema dei costi della politica, sul quale, ogni giorno, si registra la corsa agli annunci più disparati da parte dei candidati alle Regionali. Tutti, o quasi, parlano di riduzioni e tagli da praticare una volta al governo, ma il vero nodo, secondo Gentile, è quello dei benefit, finora sfuggito ai più. “Se un insegnante lavora fuori sede, deve pagare il biglietto del treno per raggiungere il posto di lavoro o la benzina per la propria auto. Non capisco allora – queste le sue parole – la necessità di spendere soldi pubblici, per fare un esempio, da parte di assessori che da Isernia o da Termoli devono raggiungere Campobasso con l’auto blu. Queste auto dovrebbero servire solo per scopi istituzionali specifici, ad esempio per circolare nella città di Campobasso, sede della Giunta e del Consiglio regionale. In tutti gli altri casi, questi signori dovrebbero pagare il treno o il carburante di tasca loro. La verità è che i lavoratori ‘normali devono arrangiarsi da soli, mentre i politici sono diversi dagli altri, o così vorrebbero continuare a essere”.
Altra questione, quella dei gettoni percepiti per la partecipazione alla sedute delle varie commissioni consiliari. “Un’altra assurdità – ha chiosato Gentile – Un conto sono i gettoni per i consiglieri del Comune di Isernia, che non percepiscono indennità. Un conto è chi una lauta indennità già ce l’ha, ma non basta. Queste sono prebende assolutamente inutili sulle quali intervenire. Il resto è demagogia”.
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