Lo ha detto il leader nazionale del partito, intervenuto nel pomeriggio a Campobasso. In lista 60% di donne e 40% di uomini. La polemica sui ‘salti della quaglia’ rigettata dal segretario regionale Teresio Di Pietro
CAMPOBASSO. Una squadra con ‘quote azzurre’ più che rosa: 60% di candidati donna e 40% di candidati uomini. Una caratteristica distintiva della lista dell’Udc per le Regionali del 22 aprile, presentata oggi 9 aprile a Campobasso, alla presenza del segretario nazionale Lorenzo Cesa.
“Vogliamo dare un contributo importante per far vincere Donato Toma e il centrodestra – ha affermato Cesa – affermando in questa regione alcune idee che debbono essere difese. Non siamo nostalgici democristiani – ha aggiunto l’europarlamentare – ma bisogna tornare a difendere alcuni valori dello ‘scudo crociato’, soprattutto in un momento di crisi come quello che vive il nostro Paese e questa regione. Quindi difesa della vita senza se e senza ma e difesa delle famiglie, soprattutto quelle più bisognose”.
I riflettori dell’Italia puntati sul Molise, test politico nazionale, a poco più di un mese dal voto del 4 marzo. Una prova elettorale che si pone a cavallo con le trattative per la formazione del nuovo Governo. Motivo di attenzione in più. E la parata dei big di partito annunciata per i prossimi giorni in Molise lo dimostra.
“Il centrodestra a livello nazionale ha vinto le elezioni – ha affermato Cesa – ottenendo il 37% ed eleggendo il 42,5% dei parlamentari. In questo momento il Paese ha bisogno di un governo, che porti avanti il programma presentato in campagna elettorale. E proprio partendo dal programma è necessario aprire un tavolo di confronto con Di Maio, con il Pd e con chi ci sta. Abbiamo una legge elettorale proporzionale che com’era evidente non avrebbe portato la vittoria di niente e di nessuno – ha precisato il leader Udc – c’è bisogno di responsabilità, di sedersi intorno a un tavolo cercando la convergenza su cinque, dieci punti del programma. Ma ribadisco partendo dall’unità del centrodestra, che avendo vinto le elezioni deve essere artefice di una soluzione definitiva”.
Un intervento, quello di Cesa, arrivato dopo la presentazione dei candidati, tra loro anche due ex consiglieri regionali di maggioranza, come Salvatore Micone e Domenico Di Nunzio. Una scelta difesa dal segretario regionale Teresio Di Pietro: “Sono orgoglioso di questa squadra e non accetto da nessuno accuse ai nostri candidati di essersi venduti per un piatto di lenticchie. Non accettiamo falsi moralismi da chi cinque anni fa non aveva criticato l’esodo che ci era stato nella direzione opposta. La nostra è una squadra forte, a prevalenza femminile e che fa proposte e non proteste”.
Carmen Sepede
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