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Isernia, Di Maio e Greco ‘espugnano’ la roccaforte: bagno di folla per i Cinque Stelle

Colpo di spugna dei pentastellati nella città baluardo del centrodestra: si viaggia con il vento in poppa per la conquista della Regione (guarda la fotogallery)


di Pasquale Bartolomeo


ISERNIA. L’ultima volta, così tanta gente, c’era per Silvio Berlusconi. Erano gli anni d’oro di Forza Italia, di Michele Iorio l’invincibile, del centrodestra imbattibile ovunque. E Piazza Mercato, straripante, faticava a contenere tutti, tra curiosi e simpatizzanti, accorsi per vedere da vicino il Cavaliere.

di maio foto pm 3Era il 2006: 12 anni dopo, sembra passato un secolo, quella stessa piazza, quella stessa roccaforte, si colora del giallo dei Cinque Stelle, con Luigi Di Maio, capo politico del movimento, che riceve un’accoglienza degna di una rockstar, con Isernia che lo incorona premier – in pectore, ancora – e benedice l’ascesa di Andrea Greco, nuovo enfant prodige della politica molisana, animale da palco a dispetto di soli 33 anni e grande favorito nella corsa per la conquista della Regione Molise.

Ci sono giovani, anziani, bambini: il clima è quello dei giorni di attesa, ancora pochi, per quello che potrebbe segnare un cambiamento epocale. La fine di una classe dirigente, di centrodestra e centrosinistra, che ha governato per 30 anni. Incapace di rinnovarsi davvero e di parlare alla gente, come dimostrato dal voto delle Politiche del 4 marzo, con il Molise che – come sottolineato da Di Maio – ha tributato quasi un voto su due al Movimento Cinque Stelle. Risultati bulgari, la terza regione in Italia dove i Casaleggio boys hanno letteralmente stracciato gli avversari.

750 7163 10x15Di Maio, caricato dal clima caloroso, scalda a sua volta la piazza, ribadendo quanto detto a più riprese in questi giorni: “Berlusconi, dopo 24 anni di politica, bene farebbe a farsi da parte e far partire il cambiamento”. Consapevole di giocare una partita comunque difficile in un territorio per anni dominato dal centrodestra, il capo politico dei grillini ringrazia le migliaia di presenti: “Sono di Pomigliano d’Arco – queste le sue parole – e so quanto sia difficile esporsi e dire che si vota Cinque Stelle qui dalle vostre parti. Siamo migliaia in piazza oggi. Ma potevamo essere molti di più, anche se non tutti se lo possono permettere di farsi vedere qui. Ma vi diciamo di tenere duro ancora un poco. Non andremo al governo per tirare a campare, ma per cambiare tutto. Altrimenti non ne vale la pena. Avremo un governo regionale e uno nazionale a Cinque stelle – ha preconizzato – Non so quale verrà prima. Sono trent’anni che ci dicono turismo, sanità, strade, scuole e parlano di mettere a posto la cosa pubblica. E sono trent’anni che non lo hanno fatto. Dunque, quelli che non lo hanno fatto sono stati puniti elettoralmente. Ieri è stato dato il via alla procedura per abolire i vitalizi degli ex parlamentari. Non è che con i vitalizi si risolvono i problemi del Paese, ma qui non c’è solo un discorso economico, ma etico e morale che bisogna fare. Non sono andato a chiedere alleanze a destra e a manca. E non ho intenzione di fare le grandi ammucchiate. Questo non lo farò mai – ha concluso tra gli applausi scroscianti della piazza gremita – perché significherebbe solo tirare a campare”.

GUARDA LA FOTOGALLERY A CURA DI PINO MANOCCHIO

 

 

 

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