Regionali, Giovanna Palermo Di Meo punta sul rilancio di lavoro, sanità e trasporti

SPAZIO ELETTORALE/ La commercialista candidata con ‘Il Molise di tutti’ illustra le priorità contenute nella sua idea di sviluppo: “I nostri punti di forza sono poter guardare i cittadini diritti negli occhi, senza dover nascondere nulla, carichi di entusiasmo, oltre che di competenze e specialmente con tanta, tanta, voglia di fare”


ISERNIA. Dopo l’esperienza delle Politiche come candidata alla Camera dei Deputati, ha scelto di scendere nuovamente in campo per mettere al servizio della comunità le sue competenze e il suo entusiasmo. La commercialista Giovanna Palermo Di Meo, in corsa con la lista ‘Il Molise di tutti’ a sostegno del candidato presidente del centrosinistra Carlo Veneziale, illustra il suo progetto politico, evidenziando le sue priorità: lavoro, sanità e trasporti.

“Rispetto a questo nuovo impegno – afferma la Giovanna Palermo Di Meo-, mi piace riproporre gran parte dei temi approfonditi in occasione della scorsa campagna elettorale nazionale. Non un programma, ma un’idea di sviluppo e amministrazione variegata, particolarmente improntata sul sociale e sul lavoro, declinata grazie all’esperienza maturata quotidianamente come professionista al fianco di realtà produttive, lavoratori, enti pubblici. Quando sono stata chiamata a lavorare sulle grandi vertenze, ad esempio, in cui sul tavolo erano in gioco equilibri aziendali e il lavoro di tantissime persone, ho sempre cercato di trovare un giusto punto di equilibrio, dettato da senso di responsabilità prima che da meri interessi economici. Ho provato sempre a fare gli interessi dei più deboli, e proprio questo mio tipo di approccio mi ha spinta ad avventurarmi in questo un nuovo percorso, sicuramente complicato, ma altrettanto affascinante, come quello politico”.

Nel corso della campagna elettorale per la Camera Giovanna Palermo Di Meo ha lanciato una serie di punti rispetto ad aree tematiche primarie e che comunque sono rimasti invariati anche sul piano regionale, in quanto comunque ‘generati’ da un’analisi del territorio e delle sue più impellenti esigenze. “Sul tema del lavoro, innanzitutto, è opportuno – evidenzia – ripartire da quanto fatto finora, rispetto alle politiche occupazionali proposte dalla Regione e stimolare nuova occupazione, in special modo quella giovanile, attraverso misure ad hoc con decontribuzione e incentivi per le imprese. Non è possibile ancora, difatti, procedere senza un piano occupazionale complessivo che ci deve vedere protagonisti di una vera e propria ‘rivoluzione’, che parte dall’Area di crisi complessa, che tocchi la non complessa, che coinvolga appieno le aree della ZES. Non possiamo, poi, dimenticare le politiche sociali e il sostegno ai redditi più bassi, adottando misure a favore dell’inclusione sociale e intraprendere iniziative specifiche per le donne, rispetto alle tutele e ai diritti sui luoghi di lavoro”.