Finale a Campobasso, in piazza Municipio, per il leader dei Cinque stelle, arrivato a sostegno di Andrea Greco con lo stato maggiore del movimento: per lui una marea umana. Il Cavaliere, dopo un’intera giornata in Molise, arringa i presenti in piazza Prefettura con Donato Toma. Il candidato governatore del centrosinistra Carlo Veneziale conclude a Isernia, nel centro storico. Giornata di volantinaggi e di incontri con i cittadini per Agostino Di Giacomo, in corsa con CasaPound


CAMPOBASSO. Luigi Di Maio con Andrea Greco in piazza Municipio, stracolma come poche volte prima d’ora, insieme allo stato maggiore del M5s: Alessandro Di Battista, Paola Taverna e Gianluca Castaldi. Silvio Berlusconi con Donato Toma in Piazza prefettura, dopo che era stata annullata la visita del leader azzurro a ‘La Molisana’, per la morte improvvisa di un operaio, stroncato da un infarto.

cinque stelle chiusura 2Il leader del M5s e il leader di Forza Italia separati a Campobasso da poche centinaia di metri. Tutti e due sul palco ad arringare la piazza, per contendersi gli ultimi voti degli indecisi. Se di indecisi ce ne sono ancora, nelle elezioni regionali più mediatiche della storia. Che hanno trasformato il ‘Molise che non esiste’ nel ‘Molise Ohio d’Italia’, come lo Stato in grado di decidere le Presidenziali americane. In questo caso in grado di dare l’indicazione decisiva per la formazione del nuovo Governo. Se a guida Cinque stelle o a guida centrodestra, o finanche tecnico, si vedrà. 

berlusconi chiusura 1Una campagna elettorale che si è chiusa così, con due super big della politica a sfidarsi a furia di annunci, di attacchi incrociati, di battute e freddure. Con tutte le agenzie e i media nazionali, e non solo (alle Regionali del Molise ha dedicato attenzione anche il ‘Financial Times’) a registrare e rilanciare le dichiarazioni dei leader nazionali di partito, tutte dedicate all’appuntamento del 22 aprile. Tanto da mettere in secondo piano le consultazioni portate avanti da Maria Elisabetta Casellati. Perché il rinvio delle elezioni disposto dal governo Frattura, visto a posteriori, ha fatto bene all’immagine della regione. Con la speranza che dal 23 aprile, a riflettori spenti, non si chiuda di nuovo il sipario. E che il Molise, tappa in queste settimane di tutti i leader di partito e del presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni, non torni a essere la regione che non esiste. Tutti o quasi i big si sono fatti vedere da queste parti: oltre al premier dimissionario e ai già citati Di Maio, Di Battista e Berlusconi, hanno marcato il territorio Salvini, Meloni, Gelmini, Martina, Fratoianni, Galliani, Fitto – ultimo ad arrivare, nel tardo pomeriggio di oggi a Isernia a sostegno dell’ex governatore Michele Iorio (vedi foto) – Quagliariello, Urso, Carfagna, Brunetta, Mussolini e tanti altri. 

IMG 20180420 WA0101Ma torniamo ai quattro contendenti. Con Di Maio e Silvio Berlusconi a Campobasso, Carlo Veneziale – candidato governatore del centrosinistra – ha invece scelto di chiudere la campagna elettorale a Isernia, con un comizio in piazza Celestino V. Che ha concluso gli appuntamenti della giornata, dopo la visita al sito archeologico di Sepino-Altilia e il turno di servizio alla mensa dei poveri di Campobasso. E con Veneziale che ha rilanciato sulla necessità di prestare più attenzione alle fasce deboli della società e agli emarginati. Nessun comizio conclusivo, ma giornata di volantinaggi e di incontri con i cittadini, come nello stile militante del partito, per Agostino Di Giacomo, candidato governatore di CasaPound Italia.

Candidati che questa sera hanno lanciato gli ultimi appelli. “Molise, alza la testa, te lo meriti – ha detto Andrea Greco per il M5s – Eccoci qui. Tutti insieme. Noi e voi. Pronti ad afferrare un sogno. Fino a qualche anno fa sembrava impossibile. Basta un ultimo sforzo per poter ricominciare a sognare. Ora stringetevi ancor di più a noi. E gridiamo forte che in Molise un futuro esiste”.

“Ho condotto una campagna elettorale pacata, misurata, incentrata sui programmi, sull’ascolto e sul dialogo con i molisani – ha detto Donato Toma – Sono convinto che la nostra sia la proposta migliore. Invito tutti a condurre queste ultime battute della campagna elettorale così come l’abbiamo cominciata, in maniera civile e per bene”.

IMG 20180420 WA0096“Scegliete un presidente molisano, un molisano vero – l’appello di Carlo Veneziale – Una persona legata al territorio, che conosce i problemi e sa come risolverli. Una persona competente ed esperta, la cui storia testimonia un impegno costante e coerente per la sua terra. Una persona che ci mette l’anima, che vive qui e che vuole costruire con voi un Molise migliore. Voglio rendere il Molise una terra migliore in cui vivere. L’unico vero sondaggio esistente è quello di parlare con la gente. Non abbiamo paura. Abbiamo parlato solo di temi concreti e realizzabili. Vi chiedo col cuore di darci la possibilità di realizzare i progetti per una regione con più lavoro e sanità di qualità. Con qualche linea di febbre – ha concluso visibilmente emozionato – non perdo l’energia per abbracciarvi uno a uno. Grazie, grazie, grazie”.

30742658 2241074849453040 6491157703747638400 nInfine Agostino Di Giacomo: “Siamo molto contenti di questa campagna elettorale – ha conclusofacendo appello agli elettori – Ora chiediamo ai nostri corregionali di votarci per dar sostegno alle nostre proposte, quali lo stop al business dell’accoglienza degli immigrati costruito sulle spalle dei cittadini molisani, il reddito regionale di natalità, il mutuo sociale e gli incentivi per le aree interne”.

Candidati impegnati nelle ultime settimane nella partecipazione alle trasmissioni televisive nazionali, e anche questa è stata una novità, a partire dal salotto di Lilli Gruber. E alle prese con confronti su temi a tutto campo, promossi dall’Ordine e dal sindacato dei giornalisti, dai vescovi del Molise, dai sindacati e dalle istituzioni (Confcommercio, Coldiretti, Ance, Circuito Samex di Moneta alternativa, ma l’elenco è lungo), che li hanno convocati per proporre i loro programmi per la risoluzione dei problemi del Molise. Programmi in qualche caso fatti propri dagli stessi candidati. E anche questa è un’inversione di tendenza rispetto al passato.

Ma la vera inversione di tendenza è che si è tornati a far politica nelle piazze. Piazze piene come non si vedeva da non si sa quando. Soprattutto ai comizi di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ma anche da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, tornati più volte in Molise. L’elettorato dell’Ohio d’Italia ha risposto. Con un’indicazione di impegno politico che mancava da tempo e che precede il responso delle urne. Al quale, per la prima volta, guarderà tutto il Paese. Metamorfosi completata.

Carmen Sepede

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