Elezioni, Bregantini: “L’interesse per il Molise non sia una fiammata. Rendiamo questa terra attrattiva”

In una dichiarazione a Radio Vaticana l’analisi del voto in regione e l’invito a rendere il territorio più attrattivo


CAMPOBASSO. “Valiamo in quanto regione solo per lo spazio di una settimana. Il Molise è una terra che dobbiamo rendere attrattiva”. E’ quello che ha dichiarato l’arcivescovo di Campobasso-Bojano Giancarlo Bregantini, commentando il dato del voto in Molise. Riflessione fatta oggi ai microfoni di Radio Vaticana, ma già illustrata ieri nell’omelia per la celebrazione della festa di San Giorgio, Patrono di Campobasso.

“Noi siamo rimasti stupiti di questo interesse – ha detto il vescovo a Radio Vaticana – sovraccaricato nei confronti della realtà elettorale. E’ necessario fare in modo che non siano fuochi di artificio, non ne abbiamo affatto bisogno. Occorre invece una attenzione identitaria dall’interno e poi una attenzione che da Roma, dalla realtà nazionale giunga a beneficio di tutti noi”.

“E’ importantissimo – ha quindi aggiunto – che noi riusciamo a cogliere anche da questo momento il fatto che siamo preziosi, non solo per lo spazio di una settimana, valiamo in quanto Regione. E’ un popolo sano, quello molisano, il Molise è forse la Regione con meno delinquenza e meno inquinamento in tutta Italia. Sono dati confortanti ma è una terra che dobbiamo rendere attrattiva”.

Da qui, ha aggiunto, il documento dei vescovi per la valorizzazione dei borghi e delle aree interne, intervenendo in una serie di ambiti, “perché se ci sarà unitarietà il Molise crescerà”.

Bregantini è quindi intervenuto sullo specifico del voto. “Non c’è stata l’affluenza in cui credevamo – ha chiarito – Ci si aspettava maggior forza dei Cinque Stelle, forse la realtà nazionale ha influito perché è diventata un monito al M5S ad essere concreti, a fare programmi più precisi”.

“La Destra ha vinto – la sua riflessione – perché aveva tantissimi partiti attorno, e quindi per motivi legati soprattutto ai legami familiari ha avuto la meglio. Mi aspettavo ci fosse un ricambio maggiore, sulle scelte probabilmente hanno influito le vecchie logiche di amicizia. E‘ il limite di questa esperienza. Però al di là di questo aspetto, la dialettica penso che sarà molto innovativa, dobbiamo certo molto molto lavorare, insieme”.

“La crisi della Sinistra era prevedibile – ha affermato ancora il presule – vive un momento difficile a livello nazionale, non ha ancora espresso un candidato adeguato capace di rafforzarla fino in fondo, coagulando tutto. E’ un momento, questo, di purificazione certamente necessaria, anche perché i precedenti nomi della Sinistra che hanno guidato la Regione hanno operato bene ma forse la gente, il popolo non lo ha recepito abbastanza”.

E a proposito dei casi di malaffare, “la corruzione più grande credo che sia rinchiudersi nei risultati elettorali, dire che si basta da soli”. “La corruzione nasce dall’egoismo – ha concluso Bregantini – La corruzione non si vince solo con le misure legislative, ma dando vigore agli ideali. I volti non sono molto cambiati, bisogna dirlo con sincerità, però mi pare che quello che è cambiato un po’ l’impostazione di fondo. Su questo ci impegneremo”.

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