Ancora un successo per lo scrittore isernino, già autore di altri romanzi molto apprezzati da pubblico e critica
ISERNIA. Il giovane scrittore isernino, classe ’85, direttore editoriale della casa editrice milanese ‘Il saggiatore’, Andrea Gentile, è autore di un nuovo romanzo: ‘I vivi e i morti’, per Maximum Fax. E subito conquista la ribalta delle cronache.
Appena approdato in libreria, lo scritto suscita l’interesse di pubblico e critica con una storia che, ‘disgregando lo spazio e tempo, racconta un universo narrativo visionario’.
È ‘Il Giornale’, con Andrea Caterini, a dedicare grande spazio all’opera, evidenziando i diversi piani di lettura della stessa. Un’opera che parte dalla una storia per poi ragionare sulla scrittura. “La metafora del libro – si legge – è la letteratura. O, prima ancora della letteratura, la necessità stessa di scrivere”.
Un romanzo affascinante, “carico di forza narrativa”.
LA TRAMA. Sulle pendici del Monte Capraro, a Masserie di Cristo, Assuntina è scomparsa: e tutto il villaggio, luogo immaginifico in cui i vivi e i morti si incontrano, si scontrano e a volte non si distinguono e riconoscono, non può darsi pace. Le storie dei singoli si mescolano, coordinate da un Noi collettivo a narrare le vicende. Tebaldo costringe sua figlia a ucciderlo e la madre punisce la bambina rinchiudendola in cantina; in un infernale carcere sotterraneo un custode passa il tempo a scrivere lettere a se stesso e ad assegnare punizioni terribili alle anime, innocenti o colpevoli che siano; intanto la guerra tra le fazioni del paese è cosa inevitabile. In un tempo che ricomincia ogni volta – Genesi o Apocalisse, come se cambiasse qualcosa -, il racconto continua a raccontarsi, per i vivi come per i morti: perché la follia degli uomini riguarda tutti, luci e ombre, corpi e anime, giusti e rei compresi.
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