Contestati a vario titolo i reati di mancata sicurezza sui luoghi di lavoro e sfruttamento di lavoratori in nero e irregolari. Riscontrate violazioni anche nella gestione di una mensa scolastica. L’operazione in provincia di Isernia


ISERNIA. Stretta dei carabinieri del Comando provinciale di Isernia e del Nucleo Ispettorato sul lavoro sulle aziende pentre in materia di sicurezza.

Al setaccio numerose attività imprenditoriali da cui sono emerse diverse irregolarità. Quattro persone sono finite nei guai, a vario titolo, per l’inosservanza degli obblighi del datore di lavoro in materia di formazione e di idoneità dei dipendenti, per la mancata elaborazione dei documenti di valutazione dei rischi, per l’installazione abusiva di sistemi di videosorveglianza, per altre violazioni in materia infortunistica ma, soprattutto, per sfruttamento di lavoratori a nero o comunque irregolari.
Tra gli imprenditori finiti nella rete dell’Arma anche il titolare di una ditta che si occupa della gestione di mense scolastiche.

Durante il primo quadrimestre di quest’anno – tracciano così un bilancio i carabinieri – sono in totale 43 le persone denunciate in provincia di Isernia per reati in materia di tutela del lavoro; 55 i lavoratori a nero o comunque irregolari scoperti e tre le imprese nei cui confronti è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Questo tipo di operazioni, condotte costantemente sul territorio dall’Arma, si prefiggono il preciso obiettivo di arginare il cosiddetto fenomeno delle “morti bianche”, che vede spesso coinvolti lavoratori che a causa del mancato rispetto delle misure di sicurezza previste rischiano di perdere la vita o di subire gravi infortuni.

 

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