I benefici per i negozi, le piccole e medie imprese e gli studi professionali che abbiano sede, o la trasferiscano entro il 23 maggio, nel borgo antico e nelle altre zone interessate. Per il Comune di Campobasso fondi per 5 milioni e 700mila euro 


CAMPOBASSO. Contro le ‘saracinesche chiuse’ parte a Campobasso la ‘Zona Franca urbana’. Da domani, venerdì 4 maggio alle ore 12, e fino al 23 maggio, sarà possibile presentare al Mise le domande per beneficiare degli incentivi e degli sgravi previsti per i negozi, le piccole e medie imprese e per gli studi professionali che abbiano sede, o che la trasferiscano entro la scadenza del bando, nella zona interessata.

Un’ampia zona della città, che comprende il borgo antico e che, attraverso l’area sottostante la collina Monforte, arriva fino al quartiere Cep. Nel dettaglio via Tiberio, via Garibaldi, viale del Castello, via Orefici, via Marconi, via Sant’Antonio Abate, contrada Fontana Vecchia, Tangenziale, strada perimetrale campo Coni, contrada Calvario, strada vicinale Sant’Antonio, via San Lorenzo, via Sant’Antonio dei Lazzari, via XXIV Maggio, via Altobello, via de Gasperi, via Piave, Ferrovia Campobasso-Termoli, via Monte San Michele, via Monte Santo, via Sturzo, via IV Novembre.

I benefici sono importanti, e vanno dall’esenzione di Irpef/Ires, Irap, Imu e dei contributi per il lavoro dipendente. Per un periodo di tempo che può essere spalmato nel tempo e arrivare fino a quindici anni, com’è stato detto nella conferenza stampa che il sindaco di Campobasso Antonio Battista ha tenuto oggi, insieme all’assessore all’urbanistica Bibiana Chierchia e al presidente della commissione Urbanistica Lello Bucci.

Per il Comune di Campobasso sono stati stanziati 5 milioni e 700mila euro. L’iter, avviato nel 2006, quando a guidare la città era Giuseppe Di Fabio, è rimasto bloccato per un decennio. Il 6 ottobre 2017 la pubblicazione decreto interministeriale Mise-Mef, che ha finanziato 10 Zone Franche urbane, tra cui quella di Campobasso.

Non si tratta di un intervento spot – ha detto Battista – ma di una filiera strutturale, in grado di dare una consistente boccata d’ossigeno all’economia cittadina. E’ una scommessa vinta per la volontà di questa amministrazione di spingere, anche col sostegno dell’Anci, per l’attuazione di un progetto avviato oltre 10 anni fa e rimasto ‘congelato’. Vogliamo riqualificare la piccola impresa e il piccolo commercio, che soffre anche per concorrenza delle vendite on line. Riportando a Campobasso vetrine e insegne accese”.

Un intervento, ha chiarito Bucci, strettamente collegato al Bando per la riqualificazione delle periferie, che prevede lo stanziamento di 17 milioni di euro, di cui 9 destinati al recupero e alla valorizzazione del Mercato coperto di via Monforte. “E’ una visione – ha aggiunto l’assessore Chierchia – con questi benefici e incentivi contiamo di contrastare il fenomeno delle saracinesche chiuse e evitare che tanti giovani debbano lasciare la città per trovare lavoro. Per le start-up che si costituiscano entro il 23 maggio – ha precisato – c’è la possibilità di partire, per poi avviare l’attività entro 180 giorni”.

Le domande vanno presentate on line al Mise. Il bando e tutte le informazioni necessarie sono invece pubblicati sul sito del Comune di Campobasso.

Carmen Sepede

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