Giunta, acque agitate nella Lega: fuori i “poltronari”

Il coordinatore del circolo di Campobasso Di Viesti boccia l’ipotesi di un assessorato esterno a Mazzuto, lanciando un monito al presidente Toma e al leader nazionale Salvini. Contraria anche la consigliera eletta Aida Romagnuolo

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CAMPOBASSO. Fuori dalla giunta regionale i “poltronari”. Questo l’avvertimento lanciato dal coordinatore del circolo cittadino campobassano della Lega al neo eletto presidente Donato Toma alle prese con la composizione dell’esecutivo.
Antonio Di Viesti intende stoppare così, sul nascere, le voci che vorrebbero il partito di Salvini rappresentato in giunta non già dalla prima degli eletti Aida Romagnuolo, bensì dal coordinatore regionale Luigi Mazzuto, su indicazione diretta del leader nazionale. Rumors che, dunque, hanno scatenato maretta interna.

“Mi dissocio – tuona Di Viesti – dal nefasto intento che ci ricondurrebbe spediti alla irrilevanza politica di nominare assessori esterni. Fuori i professionisti della poltrona, i poltronari, sempre pronti a sfruttare le mille pieghe delle norme e degli ordinamenti
per rincorrere bramosie di fama e di potere. Basta giochini di partito, – incalza – basta basta con chi, senza voti e senza passare dalle elezioni, crede di poter rappresentare la volontà popolare senza aver preso un voto. La Lega ha numerosi uomini (e donne) che hanno speso la propria credibilità, scendendo direttamente nelle piazze, fra la gente, e riscuotendo voti personali e indiscusso successo politico; ed è a questi che Matteo Salvini deve affidare la conduzione dei processi politici per aiutare le persone, non a chi cavalca l’onda a fini personalistici”.

Quindi il monito non solo al governatore Toma ma anche direttamente a Salvini, con lo spettro di conseguenze politiche: “Voglio sperare che nella costituzione della giunta della nostra amata Regione – aggiunge Di Viesti – il nostro partito sappia esprimere con forza e chiarezza il concetto che ‘amministratore popolare è chi ha ricevuto i voti e il consenso popolare. Alla nomina di esterni, ribadisco, farò conseguire le necessarie determinazioni politiche perché non è altrimenti tollerabile che si voti l’una (persona) e si elegga l’altro (poltronaro). Al neo eletto Presidente Toma, rivolgo il forte appello di rispetto dei canoni minimi di democrazia e decenza e di far rispettare il voto dei suoi corregionali”.

A rincarare la dose anche la neo eletta consigliera leghista Aida Romagnuolo, la cui presenza in giunta sarebbe insidiata appunto dall’esterno: “Io non ci sto – scrive caustica su Facebook – con chi calpesta i molisani ed i loro diritti. Non ci starò mai, meglio la strada dell’opposizione”.

Messaggi forti e chiari che, se inascoltati, rischiano di causare una deflagrazione interna imprevista.

 

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