In relazione alla revisione degli incarichi fatto dopo l’allargamento a cinque dell’esecutivo, con la nomina del leghista Luigi Mazzuto. Ricorso contro la mancanza di donne nell’esecutivo
CAMPOBASSO. “Avete fatto il più veloce rimpasto della storia del Molise”. Una critica tutta politica, quella avanzata dal consigliere del Pd Micaela Fanelli al governatore Donato Toma, nella riunione del Consiglio regionale convocata per la presentazione del programma di governo della legislatura.
Un rimpasto, ha rimarcato la leader dem, avvenuto a pochi giorni appena dall’assegnazione delle deleghe agli assessori e in occasione dell’allargamento a cinque dell’esecutivo. Con la nomina dell’esponente della Lega Luigi Mazzuto. “E’ la prima volta – ha rincarato la dose Fanelli – che si tiene conto delle indicazioni nazionali per la composizione dell’esecutivo”. Chiaro il riferimento al sostegno arrivato da Matteo Salvini a Mazzuto, dopo la rinuncia di Aida Romagnuolo a un posto in Giunta, per tentare la ‘corsa’ alla presidenza del Consiglio. Incarico poi assegnato a Salvatore Micone, dell’Udc.
“Presenteremo ricorso – ha annunciato Fanelli – non è possibile che con ben sei donne in Consiglio nessuna sia rappresentata in Giunta”.
Un intervento, quello della consigliera del Pd, in cui non sono mancati i riferimenti alle questioni della politica nazionale e delle vicende legate alla formazione del governo, a partire dalla difesa dell’Europa e delle istituzioni europee. Tema chiave del dibattito politico, ha concluso Fanelli. Che ha poi detto di apprezzare alcuni passaggi del programma, il riferimento all’Europa, pur nell’invito a superare “i temi e i toni della campagna elettorale”. E che ha annunciato l’impegno per una opposizione costruttiva.
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