L’autore di origine marchigiane ha dedicato una composizione al capoluogo pentro celebrandone le peculiarità paesaggistiche e architettoniche


ISERNIA. Si intitola ‘Isernia’ la poesia che l’autore di origine marchigiane Fabio Strinati ha dedicato al capoluogo pentro. Versi che esaltano la bellezza paesaggistica e architettonica della citta:

ISERNIA (gennaio 2013)
Breve estratto da un diario sommerso di Fabio Strinati

Mi sembri così spensierata, collinare…
che sai morbidamente fascinare
i miei curiosi sensi
a pennello cordiali
ed abbinati, Isernia dal sorriso
sulle labbra rappaciato…
che d’acqua limpida gorgheggia,
che m’ha romanzato
il cuore come il Carpino
che s’immerge salubre
ed innamorato, d’abito vestito
quel naturale travertino…

e tocca le nuvole,
sfarinandole quel campanile! –

La campanaria torre della Cattedrale
che s’erge sopra l’arco ogivale,
(luogo antico e di molte storie
come quella luna tonda
vista dal Matese ) glaciale lago
ricco d’ittiche specie,
mi ricorda armoniche le danze
e una nota in dono,
sul tuo petto soave di Molise
dal sapor frugale!

Fabio Strinati

BIOGRAFIA. Fabio Strinati (Esanatoglia 1983) Poeta, artista, esperentatista e compositore.  Sue poesie sono state tradotte in romeno e in spagnolo. È inoltre il direttore della collana poesia per Il Foglio Letterario e cura una rubrica poetica dal nome Retroscena, proprio sulla Rivista mensile del Foglio Letterario, dove ogni mese, ospita poeti di fama nazionale ed internazionale. Strinati è uno studioso dell’olismo, della patafisica, della poesia visiva, sonora, elettronica e concreta.

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