Il primo cittadino di Pescolanciano Manolo Sacco condanna il gesto vandalico e si dice pronto a restituire la fascia al prefetto: “Abbiamo bisogno di aiuto per gestire questa situazione”


PESCOLANCIANO. L’incendio della notte scorsa, che segue di pochi giorni un altro gesto vandalico all’interno del cimitero, evidenziano un clima di tensione difficilmente gestibile. Un momento critico per la comunità di Pescolanciano. Un clima complicato quello che si respira in paese a seguito della possibile apertura di un centro di accoglienza per migranti.

“Sono pronto a dimettermi e a restituire la fascia al prefetto di Isernia perché non mi sento tutelato – ha annunciato il sindaco Manolo Sacco -: viviamo in un clima di terrore”.  Il primo cittadino ha duramente condannato il gesto della scorsa notte. “Sono mortificato e pieno di rabbia per quanto accaduto – ha sottolineato  -. Prendo le distanze dall’episodio, ma rivolgo il mio appello alle forze dell’ordine perché abbiamo bisogno di aiuto.

La popolazione è stanca di vedere certi abusi. Ed ha bisogno di tranquillità e sicurezza. Lo stabile incendiato non è in regola – ha aggiunto -. Si trova, infatti, su una strada a scorrimento veloce e, quindi, senza possibilità di prevedere strisce pedonali. Inoltre lì accanto c’è un distributore di benzina e gas non bonificato. Ma come si può autorizzare? È questo che la popolazione contesta, non l’accoglienza o il colore della pelle”.

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