“La Grande storia di Isernia dalla preistoria alla globalizzazione”. E’ il filo conduttore della “Notte al museo”, evento organizzato, a conclusione dell’anno scolastico, dal Liceo Majorana-Fascitelli del capoluogo pentro a partire dalle ore 18.00 di venerdì prossimo, 8 giugno, presso lo storico edificio del Liceo Fascitelli.


ISERNIA. Tre sale e due percorsi offriranno la possibilità ai visitatori di immergersi nella storia di Isernia, guidati dagli alunni trasformati in esperte guide turistiche: si partirà dalla sala preistorica, con la ricostruzione in realtà virtuale della fase paleolitica di Isernia “La Pineta”, per passare alla sala romana, con la visualizzazione stereoscopica immersiva della ricostruzione di Isernia nel periodo romano; dopo si andrà nella sala medievale, moderna e contemporanea, dove sarà possibile incontrare virtualmente illustri isernini del passato e assistere alla ricostruzione degli avvenimenti principali fino ai nostri giorni. A seguire, i due percorsi: quello fotografico intitolato “Isernia: com’era e com’è”, angoli della città ripresi in momento diversi della sua storia; quello grafico-espressivo, realizzato dagli studenti dell’istituto. 

“Nel dicembre 2016, con il contributo del Mibact, è partita l’iniziativa Scuola: spazio aperto alla cultura che aveva lo scopo di riqualificare gli spazi delle scuole e di ampliare l’offerta culturale attraverso attività e iniziative ricolte non solo alle comunità scolastiche, ma a tutti i cittadini. Il Majorana-Fascitelli ha risposto con un progetto che si proponeva di rendere la nostra scuola – spiega la dirigente scolastica Carmelina Di Nezza – un polo di interesse permanente, con la realizzazione, preso la sede storica del Liceo Classico, di un percorso museale dal titolo La grande storia di Isernia: dalla preistoria alla globalizzazione. La proposta è risultata vincente. Mesi di lavoro, una infaticabile attività di studio e di ricerca, la creatività e l’audacia del gruppo di progetto hanno trasformato una brillante idea in una coinvolgente realtà. Da ottobre a dicembre l’aula magna dell’istituto è diventata un’officina della cultura, una fucina di idee dove talenti locali hanno coinvolto la comunità in rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali, seminari e lezioni alla scoperta della regione che non c’è. Contemporaneamente anche il museo ha preso forma con reperti e scenari ricostruiti virtualmente grazie all’ausilio di tecnologie all’avanguardia”. La “Notte al museo” di venerdì prossimo concluderà questo cammino raccontando e rendendo omaggio al lavoro svolto.
“Ravviveranno la serata alcuni degli artisti che ci hanno accompagnato in questo lungo percorso – conclude la dirigente scolastica – e che si alterneranno sul palco per rendere, ancora una volta, omaggio alla nostra cultura popolare”.

                                                                                                                                                      Camillo Pizzi
                                                                                                                                                            

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