La consigliera regionale promette impegno e l’avvio di incontri con le parti sociali: “Io e l’assessore Mazzuto non lasceremo soli i lavoratori”
CAMPOBASSO/ISERNIA. Raccoglie il grido d’aiuto di ex lavoratori per i quali gli ammortizzatori sociali sono in scadenza. E promette azioni concrete.
Si tratta della consigliera del gruppo ‘Noi con Salvini’ Mena Calenda, che anticipa l’avvio di tavoli di confronto tra Regione e parti sociali per la risoluzione delle maggiori vertenze del Molise.
“Ho raccolto le istanze che mi sono state sollevate da alcuni ex lavoratori di quella che era la più grande azienda del comparto tessile del Molise, la Ittierre – spiega l’esponente del Carroccio – A brevissimo, entro i primi giorni del mese di luglio, scade loro la mobilità, per cui non avranno più alcun sostegno economico. Comprendo le gravissime criticità e le paure per un futuro incerto, che cercheremo di ridisegnare, per il bene dei molisani”.
In realtà, – da quanto si apprende dai diretti interessati – la disposizione della proroga della mobilità, almeno fino a dicembre, esisterebbe, ma per ragioni burocratiche rischierebbe di ‘saltare’.
“Ho immediatamente contattato il Presidente della Regione, Donato Toma, – prosegue Calenda – che, sensibile ai temi delle politiche del lavoro, ha assicurato un’attenzione particolare alle problematiche dei lavoratori tutti, rimasti senza occupazione e che si ritrovano a dover affrontare anche le questioni che sono legate alla mobilità in scadenza e agli strumenti di sostegno al reddito.
Con l’assessore Luigi Mazzuto abbiamo concordato le procedure da seguire per non lasciare soli i lavoratori in questa fase delicata e, già dalla prossima settimana avvieremo gli incontri con le varie parti sociali. Bisogna attivarsi velocemente per vincere la corsa contro il tempo. Sono oltre 1000 i lavoratori rimasti fuori dai processi produttivi delle aeree produttive della regione. In assenza di interventi specifici saranno senza più sostegno economico. Non possiamo permetterlo. Ci occuperemo nel contempo anche di tutti coloro che ormai fuori dai cicli produttivi e per i quali non è previsto più alcun sostegno. Per loro – conclude – bisogna individuare percorsi specifici di inserimento nel mondo lavorativo. Prima gli italiani, prima i molisani, non è e non sarà mai uno slogan. Ci crediamo e ci lavoreremo per il bene di tutti i molisani”.
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