Cambuhastag, il dialetto campobassano social per tutte le stagioni

Mirko Addesa, creativo e pubblicitario, ha raccolto in un libro fotografico tutte le battute con cui ha popolato il mondo virtuale prendendo simpaticamente ‘di mira’ anche alcuni paesi vicini come ‘Mirabellandia’ e ‘Vincriaturo’ (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA)

CAMPOBASSO. Il tormentone del campobassano per tutte le stagioni è servito sull’hashtag omonimo #cambuhastag. Il creativo e pubblicitario, Mirko Addesa, ha raccolto in libricino fotografico tutte le battute in campobassano con cui ha contribuito a popolare i social network. Va da sé che, come ogni contenuto virale che si rispetti, la montagna di ironia si ingrossa esponenzialmente trasformandosi in una sorta di campanilismo 2.0.

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Alcune delle “citazioni” in dialetto sono ormai entrate nel linguaggio ironico comune del cittadino campobassano come l’immagine di piazza “Cacio e Pepe” in aggiunta al “solo” Pepe che è il militare e letterato del 1779, nato a Civitacampomarano sempre in provincia di Campobasso cui è dedicata, ma evidentemente più arrotondato dal famoso e gustoso piatto tipico della cucina romana così come le nuotatrici del “ruoto sincronizzato” con salsiccia, patate e rosmarino.

Addesa non manca, infine, di prendere di mira anche i nomi di alcuni paesi circostanti: Mirabello diventa “Mirabellandia”, come il parco divertimenti della Romagna e Vinchiaturo viene ribattezzato in “Vincriaturo”, dove “criaturo” è l’equivalente di “bimbo”, la cui immagine fa da sfondo al cartello di benvenuto in paese oppure Fornelli, “il borgo più caldo d’Italia” in provincia di Isernia. In ultimo, ma non da ultimo per le risate che strappa, la cartolina di “Altilia (per Alitalia), ‘u facem st’aeroport?”. E il buonumore può prendere quota.

Antonio Di Monaco

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