Il consigliere comunale esorta il sindaco d’Apollonio a seguire le orme del governo nazionale e a dialogare con tutte le forze politiche presenti in assise, nonché con la Regione
ISERNIA. Parte dall’analisi dello scenario politico nazionale per tentare di indicare la rotta anche alle amministrazioni locali. A parlare è il consigliere comunale di Isernia, Stefano Testa, che elogia la cosiddetta ‘politica del fare’ del governo gialloverde, esortando il sindaco Giacomo d’Apollonio a seguire l’esempio che arriva da Roma, aprendo il dialogo a tutte le forze presenti in Consiglio ed avviando una virtuosa dialettica anche con la Regione. Il tutto – sostiene – per risollevare le sorti del capoluogo pentro.
“Il risultato delle ultime elezioni politiche nazionali ed il governo che ne e’ nato – scrive Testa in una nota – ci insegnano che la politica, nei modi di fare e nei modi di gestire, sta cambiando volto: la nuova classe dirigente che non supera i 50 anni di età anagrafica ha portato una ventata di realismo che non ha nulla a che vedere con il politichese a cui eravamo abituati che serviva solo a giustificare impegni mai realmente attuati ed ideali mai realmente definiti.
Ascoltando il dibattito politico sulla questione migranti, bisogna ammettere che la relazione del ministro Salvini sull’intera vicenda dell’Aquarius è stata di una chiarezza tale che gli interventi che si sono succeduti, al di là delle puntualizzazioni fatte per onore della posizione e del ruolo, hanno tutti dovuto riconoscere che la posizione dell’Italia, così come espressa dal Ministro Salvini, rappresenta un primo importante passo verso la riacquisizione del ruolo internazionale che compete al nostro paese. Resta il fatto che sull’argomento Salvini è riuscito a compattare l’intero centro destra.
Anche Di Maio, dal canto suo, nel giro di pochi giorni si è reso protagonista di importanti operazioni politiche, quali l’accordo sulla trattativa TIM, che tranquillizza circa 30.000 esuberi che non andranno più in cassa integrazione ma godranno di contratti di solidarietà e di prepensionamenti volontari. Si tratta di un risultato che soddisfa tutti e che in passato sarebbe stato ascritto esclusivamente all’area politica della sinistra.
Di Maio e Salvini hanno sancito con chiarezza una linea politica che potremmo definire ‘del fare’, – prosegue il consigliere di palazzo San Francesco – che non ammette interpretazioni di comodo soprattutto per chi ha sempre avuto atteggiamenti ambigui e controversi. Ebbene, con questa politica del fare si è dimostrato, in maniera plastica, che, al di là delle collocazioni politiche, sulle grandi questioni v’è la possibilità per addivenire a soluzioni condivise praticamente da tutti.
Non è più tempo di tergiversare su sofismi politici: è questa la logica che tiene in piedi l’alleanza ‘gialloverde’ ed è questa la logica che oramai dovrebbe essere fatta propria anche dagli amministratori locali a tutti i livelli.
Al comune di Isernia assistiamo, invece, a becere fughe in avanti, ancorchè nello stesso partito o nella stessa coalizione, tese esclusivamente alla strategia del prevalere o di mettersi in mostra, ma ci si dimentica troppo spesso che un’azione amministrativa ottimale si può avere solo coinvolgendo nell’amministrazione tutte le forze politiche e tutti quei consiglieri che per la specificità delle proprie competenze potrebbero dare un contributo al rilancio della nostra città.
Abbiamo perso gli uffici pubblici più significativi, abbiamo perso migliaia di posti di lavoro nel settore manifatturiero, abbiamo perso tantissimo nei servizi: insomma Isernia sta lentamente precipitando in una situazione peggiore di quella pre-provincia, in quanto sono morte tutte quelle miriadi di attività artigianali che davano lustro ad Isernia ponendola in un ruolo trainante nella nostra regione.
Ecco perché, partendo da quello che si è verificato in parlamento, bisogna avere l’intelligenza politica di capire che, per il bene di Isernia, – incalza Stefano Testa – c’è la necessità di dialogare anche tra forze politiche differenti e, soprattutto, di rinsaldare quel dialogo interistituzionale vitale tra Regione e Comune, che troppo bruscamente è stato interrotto nel quinquennio fratturiano.
Nonostante una legge elettorale penalizzante per la nostra provincia, in seno al consiglio comunale di Isernia sono stati eletti un consigliere regionale di maggioranza ed un assessore regionale che tanto potranno fare per il nostro territorio, se si capirà che questo è il momento della responsabilità, è il momento del dialogo, è il momento per dimostrare ai cittadini che il loro voto non è stato sprecato: sta al sindaco – conclude – svolgere questo ruolo di intermediazione nell’interesse supremo della nostra amata città”.
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