Ospedale di Isernia, il M5S denuncia: poco personale. E con lo stop di oculistica perso 1 milione e mezzo di euro

Ultima tappa del tour del Movimento nelle strutture sanitariei della regione. Tutte le criticità riscontrate saranno oggetto di apposite interrogazioni alla Commissione competente. Fiori all’occhiello, invece, i reparti di Ostetricia e Cardiologia

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ISERNIA. Con la visita al ‘Veneziale’ di Isernia, si è concluso stamani il tour dei Cinque Stelle all’interno degli ospedali molisani. Un tour dettato dalla necessità di conoscere da vicino i problemi del comparto, per approntare – ove possibili – soluzioni ad hoc e “garantire ai cittadini un servizio sanitario pubblico di qualità, ispirato ai criteri dell’universalità, sebbene integrato al privato convenzionato per alcune specialistiche”.

Prima tappa del giro nei locali del nosocomio pentro è stato il Pronto Soccorso, da sempre ‘afflitto’ da carenza di personale. “Al Pronto Soccorso di Isernia – riferisce il consigliere Andrea Greco – prestano servizio solo 6 medici, che dovrebbero garantire le proprie prestazioni anche al Caracciolo di Agnone. Questo al fronte dei 18 addetti previsti dal Piano Sanitario per coprire entrambe le postazioni”.
Ma non è finita. “Si riscontra anche l’inefficienza della rete territoriale – gli fa eco Angelo Primiani – Il Pronto Soccorso è particolarmente congestionato perché molte patologie dovrebbero essere trattate dai medici di base o dalle guardie mediche che smistano però i pazienti all’ospedale. Inoltre – ancora Primiani – sia a Isernia che a Termoli si evincono criticità circa l’attuazione del Piano Operativo Straordinario. In sostanza, dovrebbero essere attivati circa 20 posti letto in riabilitazione e 18 in lungodegenza, ma in entrambi i presidi non ve n’è traccia. Su questo interrogheremo i competenti organi in seno alla Quarta Commissione Consiliare”.

Seconda tappa il reparto di Oculistica. “Vi è una situazione incredibile – descrive Greco – C’è strumentazione di ultima generazione con tanto di sala operatoria adeguata, ma manca l’impianto di areazione. E così, da tre anni, la sala è chiusa. Anche in questo caso c’è carenza di personale, per un servizio che non viene più garantito né a Isernia, né ad Agnone in day hospital. Prima venivano effettuati, ad esempio, 500 interventi l’anno alla cataratta, rimborsati mille euro ciascuno. Negli ultimi tre anni – conclude – si sono persi 1 milione e mezzo di euro”.

Il consigliere Vittorio Nola, invece, evidenzia i problemi al presidio di emodinamica: “Presso l’ospedale di Isernia vi è un presidio garantito per 12 ore da un solo medico, così come a Termoli. In quest’ultimo caso, con gli Accordi di confine, si sta andando verso il potenziamento del nosocomio di Vasto al posto di quello molisano. E credo bisognerebbe rivedere tali intese. In ogni caso, – prosegue Nola – anche a Campobasso si riscontrano difficoltà, perché ci sono solo due medici. Questa è, quindi, una vera urgenza da affrontare. Per non parlare della mancanza di sicurezza, in termini di telecamere di videosorveglianza e di presidio di polizia nelle ore notturne: una vera urgenza nell’urgenza”.

A chiudere gli interventi il consigliere comunale isernino Cosmo Bottiglieri: “L’ospedale Veneziale è una grande risorsa per la città e non solo, con grandi professionalità al suo interno. Chiaramente potrebbe funzionare meglio se fosse superata l’atavica carenza di personale medico, infermieristico e ausiliario”.

Infine, la nota positiva evidenziata all’unanimità: “Oltre ai reparti in sofferenza – affermano i Cinque Stelle – abbiamo trovato realtà interessanti, veri fiori all’occhiello come i reparti di Ostetricia e Cardiologia”.

 

 

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