La proposta della consigliera alla luce degli ultimi casi che si sono registrati. “E’ dovere delle istituzioni essere al fianco delle vittime”
CAMPOBASSO. Donne vittime di violenza: un fenomeno sempre crescente che non risparmia certo il Molise. A riaccendere i riflettori su una tematica strettamente attuale è stato tra l’altro il caso che si è registrato negli ultimi giorni a Monteroduni.
Sulla questione si registra l’intervento della consigliera regionale di ‘Orgoglio Molise’ Paola Matteo che ha confermato il suo impegno al fianco delle vittime “anche attraverso – ha sottolineato – la valutazione di una eventuale costituzione di parte civile della Regione Molise come previsto dalla stessa legge regionale n.15 del 2013 sulla prevenzione e sul contrasto della violenza di genere”.
Per la consigliera infatti la “presenza delle istituzioni al fianco delle vittime è il giusto segnale per fare sentire meno sole anche quante di loro purtroppo non hanno la forza di denunciare. Tutte le vittime dovrebbero aver il coraggio di raccontare la loro storia. E’ violenza contro le donne ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne. Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso”.
Infine, l’appello della consigliera a tutte le donne: “Solo se uscite allo scoperto possiamo aiutarvi”.
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