Colpo di scena in avvio del Consiglio comunale. Frizioni in maggioranza all’apertura dei lavori, con il consigliere di ‘Isernia in Comune’ che annuncia una posizione inaspettata. Il primo cittadino, incredulo, si dichiara ferito alle spalle
ISERNIA. Apertura con colpo di scena del Consiglio comunale di Isernia. Il consigliere di maggioranza Tonino Antenucci decide di dimettersi dall’incarico di capogruppo di ‘Isernia in Comune’, leggendo una comunicazione ufficiale: “Una decisione irrevocabile e con decorrenza immediata – afferma – dettata della mancanza delle condizioni per svolgere in maniera costruttiva il ruolo conferitomi dal sindaco e dai colleghi consiglieri”.
Dopo un excursus sugli impegni elettorali, Antenucci affonda: “Abbiamo promesso di operare attraverso un nuovo modo di intendere la politica, ma non siamo purtroppo riusciti a imprimere un reale cambio di passo nell’amministrazione della cosa pubblica. Qualcosa di buono lo abbiamo fatto, ma non nella misura in cui ci eravamo ripromessi. Troppi scontri in maggioranza, – incalza – nella quale spesso mi sento a disagio. Essendomi reso conto della mancanza di unità, ho deciso di dire basta. È finito il tempo di appoggiare acriticamente un esecutivo in cui vige poco dialogo e comportamenti da prime donne, indisponibilità a fare squadra. Ho riscontrato – aggiunge nel duro intervento – inerzia e ostracismo verso le mie proposte. Non è più tollerabile agire, oggi, in emergenza e con decisioni dell’ultimo minuto. Voglio riconquistare la libertà d’azione che il mio ruolo da capogruppo non mi consentiva. Ma non ci sarà disimpegno nel ruolo di consigliere comunale. Sarò autonomo nell’ambito del Consiglio – conclude – e voterò secondo coscienza d’ora in poi”.
Parole forti. Pronunciate a sorpresa in assise. Parole cui replica, con incredulità, il sindaco d’Apollonio: “Voglio venga ripristinata la verità: non mi risultano malumori o scontri nel gruppo. O sono un marziano, oppure non mi vengono riferite alcune cose. Le procedure finalizzate a questa scelta avrebbero dovuto essere diverse. Questa decisione – chiosa – è per me una coltellata alle spalle, voglio che si sappia”.
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