La manifestazione, in programma il 28 luglio, sta già facendo discutere la città, con un animato dibattito anche sui social. Alberto Tramontano, della Lega, motiva il suo no (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA). Concesso però il via libera


CAMPOBASSO. Gay pride a Campobasso il 28 luglio, tensione in Commissione cultura, che questa sera ha deciso di concedere il patrocinio del Comune alla manifestazione, organizzata dall’Arcigay Molise e che avrà come madrina Vladimir Luxuria, la più famosa transgender d’Italia. Una tensione emersa fin dall’inizio della riunione, con il capogruppo dell’Udc Michele Ambrosio che ha chiesto di sospendere i lavori, per stilare e leggere il verbale della seduta precedente.

Proprio Ambrosio si era detto pronto a lasciare la maggioranza e a chiedere l’intervento del leader nazionale del partito Lorenzo Cesa, se il Comune di Campobasso avesse concesso lo stemma al ‘Molise Pride’. In quattro anni, la replica della presidente della Commissione Giovanna Viola, il Comune non ha mai negato il patrocinio. Invece di esprimere apertamente il dissenso, ha aggiunto Viola, ci si nasconde dietro questioni di natura procedurale. Duro anche il capogruppo di Democrazia Popolare Francesco Pilone, che si è detto contrario, parlando di “mascherata fuori stagione”.

Ma la maggioranza non intende arretrare, tanto che, con il voto contrario dei consiglieri di opposizione Cancellario e Tramontano, la Commissione cultura ha deciso di concedere il patrocinio. A votare a favore, oltre alla presidente Viola, i consiglieri Sanginario (Pd) e Felice (M5s), con l’esponente di maggioranza Di Renzo che ha deciso di astenersi. A dimostrazione che l’argomento divide la politica, come divide la città.  La manifestazione potrà così avvalersi dello stemma di Palazzo San Giorgio.

Tra i contrari, si diceva, l’esponente della Lega, Alberto Tramontano, che ai nostri microfoni spiega le ragioni del ‘no’.

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