Dopo l’episodio avvenuto a Belmonte del Sannio il consigliere regionale ha chiesto un incontro urgente in Prefettura. I dubbi sul coinvolgimento della criminalità organizzata e la richiesta di accesso agli atti, sugli appalti affidati alle cooperative
CAMPOBASSO. Incendio alla struttura di Belmonte del Sannio destinata a diventare centro di accoglienza per migranti, il consigliere regionale dei Popolari per l’Italia Andrea Di Lucente intravede la possibilità di una ‘regia occulta’, dietro l’escalation di violenza avvenuta in regione. “Quello che sta succedendo in altissimo Molise – ha dichiarato – è di una gravità inaudita. Ma soprattutto solleva dubbi fortissimi sulla gestione dell’accoglienza, su chi c’è realmente dietro le cooperative e su chi controlla”.
“Se il primo atto vandalico nei confronti di un immobile, che avrebbe ospitato di lì a poco alcuni extracomunitari, poteva essere un caso isolato – ha aggiunto – adesso tre indizi fanno una prova, visto che in ballo c’è sempre la stessa cooperativa – prosegue Di Lucente – Tutti hanno additato i cittadini di Pescolanciano come razzisti, ma sono stati i primi ad accorgersi che sta succedendo qualcosa di strano in alto Molise e che bisogna vederci chiaro. Per questo motivo lunedì avrò un incontro in Prefettura a Isernia: voglio chiedere risposte, le stesse che ci domandano anche tutti i residenti dell’area pentra”.
“Dopo le intimidazioni – ha rimarcato ancora Di Lucente – nei confronti del sindaco di Agnone (che aveva preso posizione sulla questione migranti nella sua cittadina) e dopo l’atto vandalico a Belmonte del Sannio, non si tratta più di semplice razzismo, ma di un problema più serio. A questo punto parlare di coincidenze non è più possibile. Non si è mai sentito parlare di incendi dolosi, di intimidazioni, di calunnie pur di ricattare personaggi politici. Sorgono sempre più sospetti: che dietro ci sia la longa manus della criminalità organizzata? E allora che cosa si può fare?”.
Nell’incontro con i rappresentanti di Governo, Di Lucente ha intenzione di presentare anche una richiesta di accesso agli atti. “Voglio capire – ha anticipato – quali sono i criteri di scelta delle cooperative: come sono stati pensati e poi portati avanti i bandi? Chi deve controllare? Nel caso di Pescolanciano è venuto fuori che l’immobile prescelto non era a norma, tanto che la Prefettura è stata costretta a bloccare tutto. Allora perché non ci si è resi conto prima dei problemi? Queste sono le domande che porrò nell’incontro che ho richiesto urgentemente”.
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