Sono trascorsi 40 anni dalla scoperta del giacimento. In occasione dell’anniversario è stato tracciato il bilancio di quanto fatto, evidenziando quali interventi attuare per potenziarlo dal punto di vista scientifico, culturale e turistico
ISERNIA. Fare il punto di quanto fatto e ripercorrere i momenti più significativi. Ma l’anniversario dei 40 anni dalla scoperta del sito paleolitico di Isernia è stato anche l’occasione per evidenziare l’importanza del giacimento. Un patrimonio mondiale che deve essere valorizzato dal punto di vista scientifico e culturale certo, ma anche economico e turistico.
Il docente dell’Università di Ferrara Carlo Peretto, responsabile degli scavi, ha tracciato un bilancio di quanto fatto da quel lontano 1978, ripartendo dai primi passi compiuti evidenziando i momenti più significativi.
“Qui a Isernia abbiamo un patrimonio mondiale e siamo orgogliosi di averlo sul territorio comunale – ha sottolineato il sindaco Giacomo d’Apollonio -. Va avanti il lavoro per cercare di valorizzarlo, non solo sotto l’aspetto scientifico e culturale, ma anche sotto il profilo economico, facendone un’attrazione turistica, che possa portare benefici a questo territorio.
Come Comune stiamo adottando tantissime iniziative. Una su tutte è la Consulta sul territorio, attraverso la quale cercheremo di coinvolgere tutti gli attori istituzionali, ma anche le associazioni, i rappresentanti di categoria con l’obiettivo di creare sinergie per lavorare al rilancio del sito paleolitico e per valorizzare tutte le peculiarità del territorio. Tanto è stato fatto in questi 40 anni che però sono pochi per arrivare ai livelli, in termini di valorizzazione, che noi immaginiamo di raggiungere per questo sito. Rinnovo il mio impegno – ha concluso – per lavorare in questa direzione per potenziare un ‘unicum’ che caratterizza il territorio”