Sisma, Molise verso lo stato d’emergenza. E la terra continua a tremare

Alle 21.56 un’ennesima scossa di magnitudo 2.1 con epicentro Guglionesi. La situazione nei comuni maggiormente interessati, tra sfollati, tendopoli e conta dei danni. La Regione rassicura sul viadotto del Liscione: per ora non sarebbero emerse criticità


CAMPOBASSO. Le scosse sei fanno sentir meno, ma lo sciame non si ferma. Da martedì 14 agosto il basso Molise continua a ‘ballare’: l’ultima, con epicentro Guglionesi, alle 21.56 di stasera, con magnitudo 2.1.

GUGLIONESI. Dall’inizio degli eventi sismici, come riferisce l’Ansa, il personale delle due unità mobili di Campobasso e Isernia dei vigili del fuoco, coadiuvato da funzionari tecnici giunti da altri comandi limitrofi, ha effettuato interventi per un totale di 209 in 18 paesi. Solo a Guglionesi sono stati effettuati 117 interventi di cui 95 verifiche, 3 per rimozione di parti pericolanti e 19 di recupero beni. Seguono Larino con 46 e Termoli con 22 interventi di verifica. In lista per essere effettuati, ancora 305 verifiche a Guglionesi e 170 a Larino.

MONTECILFONE. A Montecilfone, epicentro delle scosse più violente (4.6, 5.1 e 4.4) tredici abitazioni private sono state dichiarate inagibili, tutte in via IV Novembre, nella zona del serbatoio comunale, anch’esso non agibile. La grande cisterna, nella giornata di ieri, è stata chiusa in quanto lesionata, lasciando la popolazione senz’acqua. Oggi il flusso idrico è tornato nelle case per un collegamento diretto con la diga del Liscione, bypassando il serbatoio comunale. Continua il monitoraggio degli immobili lesionati anche se la paura resta e le famiglie preferiscono restare fuori casa, nelle tende allestite in paese.

PALATA. A Palata, comune tra i più vicini all’epicentro del terremoto, numerose famiglie sono rimaste fuori casa, continuando a dormire in auto e nelle tre tende allestite nel campo sportivo del paese. Nel pomeriggio di oggi è stata allestita una tendopoli in contrada Colle Longo con cucina da campo e toilette per far fronte alle esigenze della popolazione locale e dei comuni maggiormente interessati dal sisma.
Due le squadre composte da cinque tecnici ciascuna che stanno monitorando gli immobili. Sono 203 le richieste da parte degli abitanti. “La situazione è sotto controllo ma la paura è tanta – ha dichiarato il sindaco Michele Berchicci all’Ansa – C’è il timore di nuove scosse più forti e nessuno vuole rientrare in casa. Per questa saranno allestite tende che potranno utilizzare anche le famiglie di comuni vicini”. Tra gli immobili dichiarati inagibili, il Municipio, l’ufficio postale e la chiesa di San Rocco.

IL VIADOTTO DEL LISCIONE. Per quanto riguarda l’osservato speciale, il viadotto del Liscione, le verifiche tecniche e strumentali sui due ponti della diga sulla statale 647 Bifernina, nella zona di Guardialfiera dovrebbero terminare entro domani, 20 agosto. Lo ha detto all’Ansa l’ingegnere Massimo Pillarella, responsabile del Dipartimento Territorio della Regione Molise. L’arteria è chiusa al traffico nel tratto interessato dai controlli a seguito delle scosse di terremoto nell’area del medio e basso Molise. “I tecnici dell’Anas – ha spiegato Pillarella – stanno lavorando con molto scrupolo, al momento sembra che non abbiano rilevato nulla di particolarmente importante”.

STATO DI EMERGENZA. Data la mole di interventi, per la quale manca ancora una stima precisa dei danni – che si presumono ingenti – il presidente della Regione Donato Toma si prepara a chiedere quanto prima lo stato d’emergenza al governo centrale. Se fosse approvata, l’istanza farebbe arrivare subito fondi per gli abbattimenti degli immobili pericolanti e per gli sfollati, pari a quasi 400 persone. Domattina alle 10, intanto, presso la prefettura di Campobasso, è in programma una riunione per fare il punto della situazione.

 

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