Scuole sicure a Isernia, il Pd duro con d’Apollonio: “Serve progetto condiviso”

La federazione provinciale dem stigmatizza l’attuale organizzazione dei plessi scolastici ed invoca l’apertura di un confronto tra forze politiche, sindacali e genitori per una distribuzione dei poli didattici “più razionale”

ISERNIA. Dopo l’intervento tranchant dei consiglieri leghisti sull’operato dell’amministrazione comunale di Isernia in merito alla riorganizzazione dei plessi scolastici cittadini, anche il Partito Democratico pentro dice la sua, esprimendo severi giudizi sulle scelte compiute dal sindaco d’Apollonio e la sua squadra.
E propone un confronto aperto tra le parti coinvolte per studiare un nuovo modello per la distribuzione degli alunni, cercando di coniugare la sicurezza con l’esigenza di mantenere le istituzioni scolastiche il più possibile nel centro città.

Partendo dalla formulazione degli auguri per l’avvio delle attività a studenti, docenti e personale Ata, il Pd affonda: “Le incertezze sull’inevitabile creazione dei due poli scolastici e i ritardi nella consegna dei locali alle scuole hanno, di fatto, impedito il regolare inizio delle lezioni, mettendo i dirigenti scolastici nelle condizioni di chiederne il rinvio.

In mancanza di un progetto di riorganizzazione del sistema scolastico, il completamento dei lavori dell’edificio di San Leucio e il trasferimento della scuola media Giovanni XXIII a San Lazzaro, hanno determinato l’assenza di scuole nel centro storico e nella zona di Corso Garibaldi, il sovraffollamento delle strutture esistenti, a scapito della sicurezza e della qualità del servizio, gravi conseguenze sull’economia della zona centrale della città.

Inoltre, non si sa ancora con certezza – incalza la federazione dem – dove i bambini della scuola dell’infanzia del plesso ‘Calabrese’ completeranno l’anno scolastico, né come il sindaco intenda utilizzare nel futuro le strutture esistenti (San Pietro Celestino, San Giovanni Bosco, Giovanni XXIII, Andrea d’Isernia) in modo da riportarvi almeno gli alunni dell’infanzia e della primaria. Più in generale, non ha nessuna idea per la costruzione di un sistema integrato d’istruzione da 0 a 6 anni, né per l’attuazione di progetti a sostegno dell’autonomia scolastica.
Per questo motivo, – conclude la nota – il Partito Democratico agirà in modo che si apra in consiglio comunale e in città un confronto tra le forze politiche e sindacali, gli EELL e i genitori in modo da pervenire ad un progetto condiviso che, partendo dal dovere di ospitare gli alunni in scuole sicure, distribuisca i plessi scolastici in modo razionale tra le varie zone della città, anche in riferimento all’età degli alunni”.

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