Sulla incompatibilità delle cariche prevista dal Decreto fiscale. Per il M5s il presidente della Regione sta personalizzando una battaglia che non è personale
CAMPOBASSO. Sanità, sulla nomina del commissario ad acta i parlamentari molisani del M5s replicano al governatore Donato Toma, che ha definito penalizzante per la regione l’incompatibilità tra le due cariche, prevista dal Decreto fiscale, che dovrebbe essere collegato alla prossima legge di Bilancio.
“Nell’attesa che venga ripristinata la norma sull’incompatibilità per i presidenti di Regione, di essere nominati commissari ad acta in ambito sanitario – hanno dichiarato deputati e senatori pentastellati – ricordiamo un paio di aspetti al governatore Donato Toma. Il primo: visto che ripete come un mantra l’importanza dell’appoggio alla sua nomina a commissario da parte della Conferenza delle Regioni, gli ricordiamo che nel luglio del 2014 è stata sancita l’intesa in Conferenza Stato-Regioni riguardo il ‘Patto della Salute’, che all’articolo 12 indica la ‘Revisione della disciplina relativa al regime di compatibilità e al ruolo dei commissari ad acta’, prevedendo l’incompatibilità con l’affidamento di incarichi istituzionali’.
“Quindi sia il M5s che la Conferenza delle Regioni, sia il Ministro della Salute, Giulia Grillo – hanno aggiunto – sono per l’incompatibilità tra i ruoli di commissario e governatore. Il presidente continua a personalizzare una battaglia che personale non può essere. Lo sfacelo creato in sanità dalla politica, prima con il centrodestra e poi con il centrosinistra – hanno concluso – ci impone un cambio di strategia e questa strategia non prevede che l’attuale governatore sia commissario alla sanità”.
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