HomeSenza categoriaMorì per un’emorragia cerebrale: ispezione dei Nas. Carenze di sicurezza sulle ambulanze

Morì per un’emorragia cerebrale: ispezione dei Nas. Carenze di sicurezza sulle ambulanze

Visita dei carabinieri negli uffici regionali e dell’Asrem, per cercare materiale probatorio finalizzato a far luce sul decesso di Michele Cesaride. Al vaglio degli inquirenti anche eventuali responsabilità dei dirigenti della sanità molisana. L’indagine della Procura di Larino volta ad analizzare anche i ritardi del rinnovo della convenzione con il Neuromed, avvenuta solo dopo il tragico evento


CAMPOBASSO. Gravi carenze delle dotazioni di sicurezza antincendio su due ambulanze del ‘118’, in dotazione a Santa Croce di Magliano. E’ quello che ha scoperto il Nas dei carabinieri di Campobasso, coordinato dal comandante luogotenente Mario Di Vito, durante una serie di controlli in ambito regionale, presso alcune postazioni del servizio di pubblica emergenza.

In particolare, un’ambulanza recava a bordo due estintori, la cui revisione semestrale è risultata scaduta da oltre 5 anni, l’altra presentava gli estintori mai revisionati e completamente scarichi. Quest’ultima è l’ambulanza utilizzata il il 17 luglio scorso per il soccorso a Michele Cesaride, l’uomo di Larino poi deceduto per emorragia celebrale. Le ambulanze utilizzate dal servizio pubblico di 118 sono mezzi di proprietà di società private accreditate, la cui vigilanza e controllo deve essere effettuata dall’Asrem, quale ente finanziatore.

In merito alla triste vicenda relativa alla morte di Michele Cesaride il Nas dei carabinieri, coordinato dal sostituto procuratore di Larino Fabio Papa, ha acquisito presso gli uffici regionali e presso l’Asrem la documentazione probatoria, relativa al mancato rinnovo del protocollo d’intesa con l’Istituto Neuromed per la gestione delle emergenze-urgenze, con interessamento neurochirurgico presso l’ospedale di Campobasso. Accordo scaduto il 31 marzo 2018 e rinnovato solamente dopo il tragico evento.

Sono al vaglio dell’autorità giudiziaria anche eventuali responsabilità da parte dei dirigenti della sanità molisana, per le gravi situazioni di criticità accertate, come il mancato effettivo coordinamento tra servizio di 118 e strutture ospedaliere (comunicazioni effettuate tramite fax installato in uffici sbagliati). Ma anche per l’interruzione programmata dell’unica apparecchiatura Tac presso il presidio ospedaliero di Termoli, senza alcun provvedimento di tutela in caso di urgenza (mancanza di accordi con altre strutture sanitarie o ripristino della Tac di Larino), che ha determinato la parziale attuazione delle linee programmatiche redatte dalla Regione Molise per la gestione delle emergenze (Decreto commissario ad acta n. 47 del 28 agosto 2017).

Gli inquirenti, per completare le indagini, sono in attesa del risultato dell’esame autoptico e della relazione finale dell’ispezione della Task Force, inviata dal ministro della Salute.

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale

Più letti

progetto #tuttalascuolaconnessa

‘Tutta la scuola connessa’ contro bullismo e cyberbullismo: l’incontro alla Giovanni...

Il presidente Iannucci: "Onorato e orgoglioso per questo progetto" ISERNIA. Nell'ambito del progetto #tuttalascuolaconnessa, prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Statale...
spot_img
spot_img
spot_img