Isernia, il Consiglio comunale si schiera in difesa dell’editoria

E lancia l’allarme: “Andranno persi migliaia di posti di lavoro”. Votato un ordine del giorno per la salvaguardia dei fondi alla stampa e della pluralità d’informazione. Parere contrario del consigliere dei Cinque Stelle Bottiglieri

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ISERNIA. La questione della soppressione dei fondi all’editoria approda anche in Consiglio comunale a Isernia. A portare in aula, ad apertura dei lavori, un documento in difesa della stampa il Consigliere di maggioranza Gianni Fantozzi.

Un documento firmato e votato da tutti i presenti, ad eccezione del pentastellato Cosmo Bottiglieri, con cui si stigmatizza il Movimento Cinque Stelle e, in particolare, le dichiarazioni rese recentemente dal Consigliere regionale Andrea Greco, difendendo al contempo “la libertà di stampa quale diritto inalienabile di ogni società civile”.

“Chi vuole limitarla o imbavagliarla – incalza Fantozzi – vuole un regime dittatoriale”. E aggiunge: “Le modifiche al della legge 488/98 metteranno in ginocchio le televisioni regionali molisane, compromettendo il diritto di essere informati. I Cinque Stelle provano ad uccidere in questo modo la pluralità di informazione, lasciando che quest’ultima venga gestita da potentati economici, lobby imprenditoriali e politici che potranno così orientarla come meglio credono. L’azzeramento dei fondi all’editoria porterebbe, altresì, alla chiusura di centinaia di testate. Paradossalmente, porterà alla perdita di migliaia di posti di lavoro con notevole costo a carico dello Stato, come ammortizzatori sociali e poi come eventuale reddito di cittadinanza”.

“I Consiglieri comunali di Isernia – conclude la nota – sono accanto a tutti i mass media locali che svolgono un’importantissima funzione sociale”.

Inevitabile l’intervento del Consiglieri Bottiglieri che, motivando il suo ‘no’ al documento, pone invece l’accento sulla presunta campagna denigratoria verso il Movimento Cinque Stelle da parte di molte testate e ribadisce la volontà dei pentastellati di cancellare i contributi alla stampa.

 

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