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Un giocatore di poker di successo dal Molise: la storia di Massimo Nicola Pellegrino

CAMPOBASSO. La febbre per il poker e per i giochi in generale è sempre alta in Italia, grazie anche alla diffusione dei portali per il gaming on line. Sale da gioco e siti web hanno visto infatti negli ultimi tempi crescere fortemente i propri introiti, in virtù di una passione mai sopita da parte degli italiani per le carte.

I dati registrati negli ultimi anni mostrano come la pratica del gioco legale, sia on line che off line, sia diventata una consuetudine per persone di qualsiasi età e ceto sociale, che nella sfida agli altri giocatori trovano un motivo di divertimento e di emozione. Il Molise, da questo punto di vista, risulta essere una delle regioni in cui la passione per il gioco non conosce crisi: casinò, slot machine, roulette, ma anche lotterie e Gratta e Vinci, attraggono infatti quotidianamente migliaia di persone.
campobasso veduta
Tra i giochi più amati dagli italiani, spicca però sicuramente il poker. Simile ad altri giochi già praticati nei secoli scorsi, come per esempio lo Zarro milanese cinquecentesco e l’As Nas persiano, il poker è da un paio di secoli uno dei passatempi più praticati in tutto il mondo, tanto da aver dato vita a vere e proprie comunità di appassionati on line e all’organizzazione di tornei anche a livello internazionale.

È in questo scenario che si muove un personaggio molisano doc, un giocatore che in poco tempo è riuscito a costruire una carriera di successo sfruttando le proprie abilità e tanto intenso allenamento. Parliamo di Massimo Nicola Pellegrino, giocatore professionista di poker proveniente da Campobasso che, negli ultimi anni, ha portato il nome del Molise ai vertici delle graduatorie nazionali e internazionali.

Di Massimo Nicola Pellegrino, nell’ambiente del poker che conta, se ne parla relativamente da poco tempo. Entrato in punta di piedi in questo mondo, Pellegrino ha costruito infatti la sua reputazione con l’impegno e la caparbietà, cercando innanzitutto di superare la diffidenza di chi considera il poker solo un gioco. In realtà, così come accade per molti sportivi, l’affermazione nel poker internazionale è tutt’altro che semplice e richiede un duro e costante allenamento quotidiano per potersi trasformare in una professione.

È dopo un periodo di studi e intensa pratica, infatti, che Pellegrino ha iniziato a ottenere importanti piazzamenti e risultati, partecipando a numerosi tornei on line in cui è riuscito a non sfigurare, pur di fronte a nomi ben più quotati e conosciuti. Sconfitte e buone affermazioni nei primi anni di carriera sono però servite per porre le basi del suo successo e difatti, in brevissimo tempo, Pellegrino è riuscito a portare a casa premi di un certo rilievo.

Così nel 2014 arriva il successo più importante in carriera per Massimo Nicola Pellegrino, ossia la vittoria al PokerStars IPT al Casinò de la Vallèe di Saint Vincent, battendo una schiera di altri 362 concorrenti tra cui i campioni Gianni Paolo Bussolino e Dario Nittolo. Un trionfo che gli ha consentito di incassare un premio di circa € 65.000, una cifra piuttosto importante parzialmente investita nell’apertura di una sala da poker nella sua città, oltre a fargli ottenere l’ambita “picca” riservata ai vincitori dell’Italian Poker Tour.
pellegrino poker
Sì, perché da buon “investitore”, caratteristica che accomuna molti pro player di poker, Pellegrino ha deciso di non fermarsi ai guadagni ottenuti al tavolo verde ma di spendere parte delle vincite in un’attività tutta sua, unendo la passione per il gioco al lavoro imprenditoriale. Con i soldi vinti al poker, il player molisano ha dunque scelto di dare spazio a tanti altri appassionati, pronti ad allenarsi e a studiare per realizzare i propri sogni anche grazie ai suoi preziosi consigli.

Nonostante la giovane età, Pellegrino ha dunque deciso di affiancare alla carriera da giocatore quella di talent scout, con l’obiettivo di scovare altri talenti molisani pronti a scalare le classifiche più importanti e di insegnare, sia a loro che a chi osserva dall’esterno, quanto sia importante impegnarsi al massimo per coltivare le proprie passioni e trasformarle nella realtà che si è sempre desiderato.

Una storia del nostro territorio che oggi può valere da stimolo e da spinta per tutti coloro che cercano di farsi spazio nel proprio campo, con la consapevolezza che, anche se duro, il lavoro dà sempre i migliori frutti.

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