Per portare avanti il programma di governo e i progetti avviati nella prima legislatura. La frecciatina ai ‘compagni’ di coalizione, pronti ad abbandonare la ‘baracca’, e la convinzione che il centrosinistra possa ancora confermarsi forza di governo. Il primo cittadino, invece, non si sbilancia su chi, tra Minniti e Zingaretti, sosterrà nella corsa per la conquista della segreteria nazionale del partito


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Elezioni Comunali, primo ‘endorsement’ di Antonio Battista. “Penso che un sindaco, per lavorare bene, debba avere a disposizione dieci anni, per avere la piena operatività e portare avanti idee e progetti avviati nel primo mandato. Cinque anni non bastano, per affrontare e risolvere i problemi di una città come Campobasso”.

Poi, se questo avverrà passando dalle Primarie, o con l’investitura del tavolo della coalizione, è ancora da vedere. “Ordinariamente non si segue la strada delle Primarie per riproporre un sindaco uscente, ma se questo può servire a rafforzare il centrosinistra va bene, sono d’accordo”.

Per la prima volta, parlando con ‘IsNews’, il primo cittadino si sbilancia. Lui che, sempre molto cauto, non ha ancora fatto sapere (“sto ancora riflettendo”) chi seguirà, tra Minniti o Zingaretti, nella corsa per conquistare la segreteria nazionale del Pd.

“C’è la volontà di ripetere l’esperienza amministrativa alla guida della città, che per me significa fare politica a servizio della gente”, le sue parole sulla possibile ricandidatura a sindaco di Campobasso. Una prima ammissione, che arriva dopo che ‘rumors’ insistenti danno due esponenti di spicco della sua maggioranza, l’assessore alle Attività produttive Salvatore Colagiovanni e il presidente del Consiglio Michele Durante, pronti a tentare l’avventura in solitaria. Possibili candidati sindaco, rispettivamente del Terzo Polo moderato e del Polo civico-progressista.