I lavoratori ex Zuccherificio a Toma: “Non siamo parassiti, vogliamo lavoro e dignità”

Tornano a farsi sentire gli ex dipendenti dello stabilimento di Termoli i quali si rivolgono al presidente della Regione per ricevere risposte sul bando che li vedrebbe tagliati fuori


TERMOLI. Una questione che si trascina avanti ormai da tempo, la vertenza degli ex lavoratori dello zuccherificio di Termoli non sembra trovare soluzioni soddisfacenti. Così, ancora una volta, è il Comitato degli ex dipendenti a farsi sentire:” Nel Molise non ci sono più vertenze aperte – esordiscono nella nota- è trascorsa più di una settimana nel totale silenzio. I giornali, le televisioni, ma soprattutto la TRIPLICE, e scusateci tanto, hanno risolto per il settimo anno consecutivo la vertenza che i sindacati avevano a cuore.

Adesso sono in standby aspettando solo la firma del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Poi se riparte la produzione tutto va bene, altrimenti, si riapre la vertenza cercando di farli arrivare in pensione tramite Cigs, come accadde con la Stefana SpA, ubicata vicino allo Zuccherificio.

Ora rimane l’unica vertenza ancora aperta, quella dei lavoratori Zuccherificio del Molise. La triplice – continua il Comitato – dice avete il bando Lpu, che non serve a un nulla, specialmente a questi lavoratori. I lavoratori vogliono lavoro e dignità. Caro presidente Toma, tu conosci molto bene la situazione e i retroscena dello Zuccherificio, ci dispiace che hai a fianco più di qualche elemento colpevole di quella storia. Nel bando noi non ci rientriamo, l’ISEE ci taglia fuori. Torniamo a ripeterti ancora una volta: noi non vogliamo essere parassiti, ma vogliamo essere produttivi. Vogliamo solamente con il lavoro e dignità. In una delle ultime riunioni, che facemmo con un assessore esterno – concludono – ci fu detto: “È stato un grande errore chiudere quella fabbrica”. Lui aveva il sale in testa, gli altri solo la crusca”.

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