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Scuole, il Codacons premia il sindaco Battista: “Uomo che mette la sicurezza al primo posto”

Il riconoscimento nella targa ‘Amico del consumatore 2018’, consegnata ieri a Roma, per le stesse decisioni con cui il primo cittadino di Campobasso è diventato impopolare, quelle con cui ha chiuso gli istituti a rischio. Entro tre anni, è stato detto oggi in conferenza stampa, Campobasso avrà tutte scuole sicure


CAMPOBASSO. “E’ un premio che voglio condividere con i cittadini e con le associazioni. Nelle decisione di chiudere le scuole a rischio, fatta da questa amministrazione comunale, c’è anche la pressione propositiva arrivata dalle famiglie”.

Lo ha detto il sindaco di Campobasso Antonio Battista, nella conferenza stampa convocata il giorno dopo aver ricevuto a Roma, dal presidente nazionale del Codacons Carlo Rienzi, il premio ‘Amico del consumatore 2018’. Premio assegnato, come si legge nelle motivazioni, “per la stessa decisione per cui Battista è diventato impopolare, quella di chiudere le scuole, a un uomo che ha messo la sicurezza dei cittadini al primo posto”.

targaCon una postilla, il “dover fare ancora di più”, come si legge sulla targa. Vale a dire ricostruire le scuole chiuse. Interventi attuati man mano che sono arrivati a Palazzo San Giorgio gli studi di fattibilità condotti dai tecnici dell’Unimol. Ateneo molisano che ha collaborato col Comune, anche mettendo a disposizione alcune aule dell’ateneo molisano, com’è stato evidenziato.

“Per onestà – ha detto il sindaco – devo riconoscere che l’azione che ha portato alla chiusura di 20 su 35 scuole di Campobasso è stata avviata dai sindaci che mi hanno preceduto, anche se i provvedimenti, che ci hanno fatto arrivare alla cronaca nazionale, si sono intensificati a partire dall’anno scolastico 2014/2015. Le scuole vanno chiuse quando ci sono le circostanze che impongono di farlo – ha aggiunto Battista – ma un sindaco non può deresponsabilizzarsi chiudendo gli istituti, che una volta chiusi vanno messi in sicurezza, o abbattuti e riedificati. E’ quello che abbiamo fatto con la ‘Don Milani’, restituita alla città, o col plesso di Mascione, che sarà ricostruito”.

Così come, a partire dal 2019, saranno costruite tre nuove scuole a Campobasso, in via Crispi, al quartiere Cep e a Vazzieri. Interventi finanziati con gli 11 milioni di euro, in origine destinati alla costruzione della galleria via Mazzini-via Insorti d’Ungheria, riprogrammati e destinati alla sicurezza delle scuole.

Fondi, è stato detto, che non sono a rischio, come aveva lasciato intendere qualche settimana fa l’assessore regionale Vincenzo Niro, per ritardi sulle procedure. “Proprio ieri ho inviato il cronoprogramma alla Regione e presto manderò tutta la documentazione – ha detto Battista – tra progettazione definitiva e gara d’appalto i lavori cominceranno nella seconda metà del 2019, quando a Campobasso si sarà insediata la nuova amministrazione. Avremmo potuto accelerare, ma abbiamo deciso di seguire la strada migliore”. “

“Da una parte c’è stato il dibattito serrato in maggioranza – ha rimarcato l’assessore all’Urbanistica Bibiana Chierchia – dall’altro la protesta urlata in piazza, che ci ha dato anche il coraggio di chiudere le scuole. Protesta legittima, da parte di una comunità che in nome della sicurezza ha sopportato pure il disagio dei toppi turni”.

“Possiamo dire di essere usciti dal tunnel”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Maio, che ha ricordato i numeri di un’azione diventato il primo capitolo di bilancio per l’amministrazione di Palazzo San Giorgio: oltre 30 i milioni destinati alla messa in sicurezza delle scuole di Campobasso e alla costruzione di nuovi edifici. Circa 7 milioni i fondi già spesi, tra interventi di adeguamento, consolidamento e certificazioni.

“Altrettanto – ha concluso Battista – sto facendo come presidente della Provincia di Campobasso. Ho venduto la Prefettura e la Caserma dei carabinieri di Campobasso, con i proventi destinati alla realizzazione di nuove strutture”. L’obiettivo è infatti unico: tutte scuole nuove o sicure. Entro tre anni.

Carmen Sepede

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