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Escono e si ubriacano: uno si sente male, l’altro viene arrestato per oltraggio, lesioni e resistenza

Pomeriggio movimentato nel centro storico di Campobasso. Protagonisti due ventenni che hanno abusato di sostanze alcoliche. Uno ha aggredito carabinieri e poliziotti.


CAMPOBASSO. Sabato pomeriggio, centro storico di Campobasso, nei pressi della chiesa di San Leonardo. Un gruppo di persone cerca di aiutare un giovane che si è accasciato a terra, molto probabilmente perché ubriaco.

La pattuglia dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri, che transita nella zona del borgo antico, si ferma: si cerca di capire cosa sia accaduto, il motivo del malore. Si chiedono informazioni all’amico che è con il giovane.

La situazione sfugge di mano: anche lui, l’amico, è in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol e dapprima litiga con un passante e poi, alla richiesta dei militari di calmarsi, dapprima li minaccia a parole e poi si scaglia contro di loro, colpendo il carabiniere che stava procedendo alla sua identificazione e cercando di aggredire anche l’altro militare.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso riescono a fatica ad immobilizzarlo. E’ una furia, complice l’abuso di alcol.

Si chiede il supporto della pattuglia della Polizia per farlo accompagnare in caserma. A terra, infatti, c’è ancora l’altro ragazzo, che ha bisogno di cure. Trasportato in ospedale, è stato poi dimesso dopo aver accertato che la causa del malore era rintracciabile, appunto, nell’aver bevuto troppo.

L’altro giovanotto, invece, una volta in caserma, alla presenza anche dei testimoni del litigio, continua ad invenire non solo contro i Carabinieri ma anche nei confronti dei poliziotti, minacciandoli verbalmente e cercando lo scontro fisico.

Quando le forze dell’ordine riescono finalmente a calmarlo, per il 20enne ubriaco e manesco scattano le manette con le accuse di oltraggio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, aggravate perché commesse nei confronti di ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria nell’atto dell’adempimento del servizio. Sottoposto agli arresti domiciliari, il giovane è in attesa del giudizio per direttissima così come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso il Tribunale di Campobasso.

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