La maggioranza contesta al presidente del Consiglio di non aver seguito le procedure, portando il dibattito in aula, e l’emendamento correttivo viene respinto. Alla fine la decisione sul merito viene rinviata all’aggiornamento della seduta, ma il contrasto rivela il clima da campagna elettorale, dovuto anche alle recenti indiscrezioni sulle candidature a sindaco
CAMPOBASSO. Cittadinanza onoraria al sindaco di Riace Domenico Lucano e condivisione per il suo modello sull’accoglienza e l’integrazione reale dei migranti, la discussione dell’ordine del giorno apre una crepa politica tra la maggioranza di centrosinistra e il presidente del Consiglio comunale Michele Durante. Crepa su una questione di ordine procedurale: l’aver chiesto il pronunciamento dell’assise civica sulla decisione, mentre da regolamento a decidere sul conferimento della cittadinanza onoraria, in questo caso come negli altri, è la Commissione cultura, come ha precisato la presidente Giovanna Viola. E come poi ha ulteriormente puntualizzato il consigliere dem Pino Libertucci.
Alla fine il dibattito è iniziato, malgrado lo stesso Durante sia ‘andato sotto’ (7 voti favoreli, 7 contrari e 4 astenuti), con la presentazione di un emendamento correttivo all’ordine del giorno di sua stessa iniziativa, finalizzato ad ammorbidire il contrasto, rivedendo gli aspetti del documento contestati dalla maggioranza. Ed eliminando il passaggio in cui si invitava l’amministrazione comunale ad avviare l’iter per rendere Lucano cittadino onorario di Campobasso. Facendo salva la competenza della Commissione cultura.
Da capire se dietro il qui pro quo procedurale ci sia anche un aspetto politico: l’indiscrezione, venuta fuori nei giorni scorsi, della possibile candidatura di Michele Durante a sindaco di Campobasso. In rappresentanza di un’area civica progressista e in alternativa alla ricandidatura del sindaco uscente Antonio Battista alla guida del centrosinistra.
Sta di fatto che la discussione sull’argomento, cominciata alle 19, dopo un’intera giornata di dibattito, è stata sospesa alle 20, alla chiusura ordinaria dei lavori del Consiglio comunale, e rinviata al 5 dicembre, all’aggiornamento dell’assise civica. Con il dibattito tra favorevoli e contrari ad accogliere simbolicamente in città Mimmo Lucano, come proposto da una rete di associazioni, rinviato a dopo la sfilata straordinaria dei Misteri. Il solo consigliere di Democrazia popolare Francesco Pilone ad esprimere già il suo no, ad un modello di accoglienza a suo avviso non condivisibile, che ha portato peraltro Lucano ad essere oggetto di una misura cautelare disposta dalla Procura di Locri. Per quanto le accuse più gravi siano state derubricate.
L’ordine del giorno è stato discusso in tarda serata, al termine di un’intera giornata di dibattito sulle mozioni di iniziativa della minoranza. Respinta quella del M5s, sulla messa in sicurezza della struttura di via Friuli Venezia Giulia, che hanno portato l’argomento in aula dopo la denuncia delle associazioni e dei cittadini sulla situazione di degrado dello stabile, situato a ridosso della scuola ‘Jovine’ e utilizzato da tossici della zona, come ha dimostrato il rinvenimento di numerose siringhe. Struttura di recente bonificata dall’amministrazione, è stato detto, in attesa che si definisca l’iter per il completamento dei lavori, avviati con il Contratto di quartiere e da tempo sospesi.
Respinta anche la mozione dei consiglieri Cancellario, Pilone e Tramontano, sulla proposta di realizzare una piazza chiusa al centro di Campobasso, per avere uno spazio disponibile per l’organizzazione di attività commerciali o di manifestazioni organizzate dall’amministrazione, anche in caso di maltempo.
“Si potrebbe lanciare un concorso di idee”, ha suggerito Maria Laura Cancellario, che ha parlato anche della possibile copertura di Piazzetta Palombo. E che ha invitato ad avviare il dibattito in Commissione. “Un’idea che aleggia in questo palazzo da diverse consiliature” la riposta dell’assessore all’Urbanistica Bibiana Chierchia, secondo la quale la piazza chiusa già esiste, ed è il mercato coperto di via Monforte, fulcro del progetto presentato per accedere ai fondi del ‘Bando periferie’, oggi congelati. “Un’idea vecchia di 50 anni, rilanciata come intervento spot da campagna elettorale” l’ha bollata il consigliere dei Democratici per la città Michele Coralbo. Contestando la proposta Cancellario.
Sta di fatto che la mozione è stata respinta, mentre è stato lo stesso assessore alle Politiche sociali Alessandra Salvatore a perorare il voto favorevole sull’ordine del giorno dei consiglieri Cancellario e Pilone, per sollecitare il Governo nazionale a reintrodurre il ‘Bonus bebè’ di 960 euro l’anno. Sedici i voti favorevoli sul provvedimento, 5 i voti contrari, quelli dei consiglieri del M5s, secondo i quali l’agevolazione sarà confermata, grazie all’emendamento alla manovra di bilancio, di iniziativa del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. Contrario anche il consigliere leghista Alberto Tramontano, anche lui in linea con le posizioni del governo gialloverde. Un altro segnale della campagna elettorale in corso.
Carmen Sepede
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