Conto alla rovescia a Campobasso e ultimi preparativi in vista dell’edizione straordinaria degli Ingegni, in programma per domani. Turisti da tutta Italia in città e delegazioni da Roma e da Bruxelles, sperando nel riconoscimento Unesco di ‘Patrimonio immateriale dell’umanità’
di CARMEN SEPEDE
CAMPOBASSO. Trecento anni e non sentirli. Campobasso si prepara a rendere omaggio al genio di Paolo Saverio Di Zinno, domani, 2 dicembre, in occasione del trecentesimo compleanno dell’artista simbolo della città.
Scultore, pittore, fine conoscitore delle Sacre scritture e del carattere dei campobassani, rappresentati nei personaggi dei Misteri, ‘Madonne, Santi, Angeli e demoni’, che domani sfileranno nelle vie del centro di Campobasso. Per la prima volta d’inverno. Sotto le luci delle luminarie natalizie, accese per l’occasione. Storica, non c’è che dire.
Un evento al centro di tutto il cartellone dei festeggiamenti organizzato dall’amministrazione comunale di Campobasso, condiviso con Diocesi, Regione, Provincia, Comitato Pro Di Zinno e Mibact. E che quest’anno si lega a filo doppio al programma degli eventi natalizi e di fine anno. Al vecchio Romagnoli sono già arrivate le bancarelle, un centinaio, un introito dal quale il Comune conta di ammortizzare buona parte delle spese sostenute per organizzare la manifestazione. Circa 20mila euro, un quarto dei costi del Corpus Domini, a cui vanno aggiunti i 35mila euro del programma natalizio.
In città si attendono turisti da tutta Italia – le strutture ricettive sono già al completo ed è annunciato l’arrivo di pullman da diverse regioni – di sindaci, di rappresentanti ministeriali e di una delegazione proveniente da Bruxelles. Presenze importanti, finalizzate a mettere un ulteriore tassello al tentativo perseguito da anni: ottenere per i Misteri, dall’Unesco, il riconoscimento di ‘Patrimonio immateriale dell’Umanità’.
Intanto, a 24 ore dalla sfilata, è già conto alla rovescia. Si parte alle 15, dal Museo di via Trento. Gli Ingegni, percorrendo via Milano e via de Attellis, arriveranno in centro senza i figuranti e si posizioneranno sotto il Municipio. Alle 15.30 ci sarà celebrazione della Messa nella Chiesa della Libera, con altoparlanti all’esterno per consentire a tutti i fedeli di seguire la funzione.
Seguirà la suggestiva cerimonia della ‘Vestizione’, per la prima volta pubblica: sotto gli archi di Palazzo San Giorgio. I cittadini e i visitatori potranno vedere i Misteri prendere vita, man mano che i personaggi saliranno sulle strutture. Bambini e adulti che abbandoneranno gli abiti della vita quotidiana per diventare ‘Madonne, Santi, Angeli e demoni’. Come voleva Di Zinno.
L’avvio della processione è previsto per le 17, con gli Ingegni che attraverseranno viale Elena, via Verdone e corso Vittorio Emanuele, per sistemarsi nuovamente sotto il Municipio, alle ore 18, per l’intervento del sindaco Antonio Battista e la benedizione dell’arcivescovo di Campobasso-Bojano Giancarlo Bregantini. Alle 18.30 il rientro nel Museo dei Misteri. Percorso breve, poco più di un’ora, per evitare ai figuranti il freddo del dicembre campobassano. Che domani, secondo le previsioni, concederà una tregua.
Occhi di tutti puntati sulla nuova ‘donzella’, la romana di origini molisane Chiara Rossi, indicata dall’associazione ‘Forche caudine’ su sollecitazione dell’assessorato regionale alla Cultura. Che ha bypassato Comune e associazione ‘Misteri e tradizioni’, dando il via a una selezione che ha fatto discutere e anche indignare la città. Con i cittadini che sono schierati con la ‘donzella in pectore’ Sarah Khalaf (nella foto), la giovane campobassana di origini egiziane, che nel giugno scorso aveva interpretato in maniera pregevole uno dei personaggi più misteriosi della sfilata.
La pudica vergine che resiste alle tentazioni del diavolo. Un diavolo a sua volta, secondo un’interpretazione ancora più suggestiva, che punta il dito sul simbolismo utilizzato da Di Zinno: abito bianco sì, ma specchio e ventaglio nero. Un ventaglio che domani sventolerà sotto le luci delle luminarie. Mentre un angelo fermerà la mano di Abramo, letteralmente librato nell’aria, come aveva voluto il suo ideatore. Per dire ‘buon compleanno Di Zinno’.
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