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Sanità, Grillo propone un generale a commissario. Toma: “Il Ministro chieda scusa ai molisani”

La dura replica del presidente della Regione alle parole dell’esponente del Governo Conte, che ha anche parlato della necessità di una figura di legalità per i problemi giudiziari che coinvolgono il territorio


CAMPOBASSO. Sanità, il ministro della Salute Giulia Grillo propone un generale e un tecnico, a commissario e subcommissario per il piano di rientro e il governatore del Molise Donato Toma replica stizzito: “Il Ministro chieda scusa ai molisani”.

Replica arrivata all’indomani delle dichiarazioni fatte dal rappresentante del Governo Conte. “Stiamo cercando una figura di legalità e una figura tecnica – ha affermato Grillo – lo schema che seguiamo è questo. In Molise mi hanno accusato di voler militarizzare la sanità: non è così”.

“Ma in Molise, Calabria, Campania – ha quindi aggiunto il Ministro della Salute – non puoi non mettere una figura di legalità, sono Regioni dove sono agli onori della cronaca i problemi giudiziari. Quindi lo schema sarà questo: un generale e un tecnico, come subcommissario, così si ha una squadra completa”.

Proprio queste ultime dichiarazioni hanno provocato la dura reazione del governatore. “Quando giorni fa – ha detto Toma – con un pizzico di sana ironia, ho affermato che il ministro Grillo, in relazione alla nomina del commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, stava militarizzando la sanità, ho fatto una semplice deduzione, legata alla circostanza che i nomi che circolano sono quelli di alti ufficiali in congedo. Ma, dopo le dichiarazioni che lo stesso ministro ha rilasciato alla stampa, c’è da rimanere allibiti e, allo stesso tempo, indignarsi per le gravi offese che la Grillo ha recato al Molise e alla sua gente”.

Quindi il passaggio sulla necessità della figura di legalità. “Non so a quali problemi giudiziari – ha aggiunto il presidente della Regione – si riferisca la Grillo per quanto riguarda il Molise. Una cosa è certa: prima di infangare i molisani, bene avrebbe fatto il ministro a studiare la storia del Molise e a documentarsi presso il Ministero dell’Interno”.

“Avrebbe appurato che nel nostro territorio non hanno mai attecchito organizzazioni di criminalità organizzata e se si è verificato qualche tentativo di infiltrazione dalle regioni confinanti, è stato prontamente represso dalla vigile e costante azione della magistratura, delle forze dell’ordine, ma anche grazie al nostro tessuto sociale che rimane fondamentalmente sano. Lo faccia adesso – ha concluso Toma – e una volta accertata la veridicità dei fatti, chieda scusa ai molisani”.

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