HomeNotizieCRONACAMaxifrode fiscale da 85 milioni: restano ai domiciliari le sorelle Rossi

Maxifrode fiscale da 85 milioni: restano ai domiciliari le sorelle Rossi

Il Riesame rigetta l’istanza della difesa delle imprenditrici accusate di reati penali e tributari. L’avvocato Cappellu pronto ad andare in Cassazione


CAMPOBASSO. Restano agli arresti domiciliari le sorelle Clara ed Edda Rossi. Lo ha stabilito il tribunale del Riesame di Campobasso, rigettando la richiesta dell’avvocato difensore delle imprenditrici, il legale del Foro di Isernia Stefano Cappellu, che ne aveva chiesto la revoca o, in subordine, una misura meno afflittiva.

Le sorelle Rossi, 66 e 63 anni, finite al centro dell’inchiesta della procura di Isernia denominata ‘Fil Rouge’, sono accusate di dichiarazione infedele, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o documenti per operazioni inesistenti, emissione di fatture o documenti per operazioni inesistenti, occultamento di scritture contabili e indebita compensazione, aggravati e in concorso, per un giro d’affari di circa 85 milioni di euro.

Secondo gli inquirenti, si avvalevano di società cartiera, ovvero non realmente operative ma aventi puramente lo scopo di emettere fatture false per operazioni infragruppo, con l’obiettivo di ottenere ingenti e indebiti benefici di natura fiscale. In sostanza, queste società presentavano dichiarazioni infedeli e bilanci con acquisti Iva nettamente superiori rispetto al fatturato. Un sistema volto a maturare crediti da compensare con altre imposte. Fatto ciò, le società in questione venivano ‘abbandonate’ con cessione di quote a ‘teste di legno’ che ne diventavano amministratori, al fine di accollarsi le conseguenze derivanti da possibili controlli di natura fiscale e contributiva. Non solo. Il dato più volte evidenziato dalla Procura è la totale mancanza della documentazione contabile afferente le società finite nel mirino della Finanza, che ha condotto le indagini.

Sette le misure cautelari spiccate lo scorso 13 novembre; per quattro delle persone coinvolte il giudice per le indagini preliminari di Isernia ha disposto l’attenuazione della misura cautelare, trasformatasi da obbligo di dimora in divieto di dimora nei Comuni dove hanno sede legale le società oggetto dell’inchiesta e dove le stesse opererebbero. Revocata ogni misura, invece, a carico di I.P, madre 91enne delle sorelle Clara ed Edda Rossi.

Dopo la pronuncia del Riesame, la difesa delle due indagate tenterà la strada del ricorso in Cassazione.

 

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