Dopo il ritiro della mozione in Consiglio comunale e dell’ordinanza del Riesame che ha confermato le misure disposte nei confronti del sindaco di Riace
CAMPOBASSO. CasaPound Italia torna in merito alla mancata concessione della cittadinanza onoraria di Campobasso al sindaco di Riace Domenico Lucano.
“Prendiamo atto – ha dichiarato Agostino Di Giacomo – che a Campobasso si è scelto di ritirare la mozione per il conferimento della cittadinanza a Lucano, figura molto controversa, chiesta a gran voce dalla Cgil. Evidentemente, molti nella maggioranza comunale hanno colto i rischi del gesto, vista l’opinione pubblica ostile, ed hanno negato il proprio appoggio alla mozione, portando al suo ritiro”.
“E’ di pochi giorni fa – ha aggiunto Di Giacomo – la divulgazione della sentenza del giudice per il Riesame, che nel confermare le misure applicate al sindaco di Riace, ha parlato di una sua gestione personalistica della cosa pubblica, che ha comportato in più occasioni il superamento del confine della legalità. Bene ha fatto quindi la maggioranza comunale ad evitare un gesto politico di appoggio ad un modello, quello dell’accoglienza senza limiti né controlli, che aveva nel Comune di Riace il proprio simbolo, e che oltre a gravare in maniera insostenibile sulla finanza pubblica suscita l’ostilità della cittadinanza per i costi sociali che comporta, ed ha travolto politicamente tutti i suoi fautori”.
“Vista l’imminenza delle elezioni comunali – ha concluso l’esponente di CasaPound – ci sentiamo vivamente di consigliare alla maggioranza comunale di rivedere il modello d’accoglienza messo in atto a Campobasso, che ha portato il capoluogo molisano ad ospitare un numero di immigrati superiore alle effettive capacità di accoglienza, con ricadute sul piano della sicurezza e della vivibilità sociale, e di iniziare a pensare a politiche per il miglioramento della qualità della vita cittadina. Siamo sicuri che politiche in questo senso saranno sicuramente più gradite ai campobassani delle fallimentari battaglie ideologiche portate avanti da sindacati e partiti di centrosinistra negli ultimi anni”.