HomeSenza categoriaIsernia, Camera di Commercio vendesi: torna l’allarme per gli uffici del capoluogo

Isernia, Camera di Commercio vendesi: torna l’allarme per gli uffici del capoluogo

L’ente potrebbe traslocare entro giugno all’ex Inpdap o alla Provincia per effetto del piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare: la sede di corso Risorgimento, di proprietà, è troppo grande rispetto al numero di personale impiegato e non è a norma, necessitando di consistenti interventi di ristrutturazione. Timori per una futura chiusura per motivi di bilancio, nonostante lo statuto imponga una sede secondaria nel capoluogo pentro


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Si vende. In silenzio, senza clamore, ma la Camera di Commercio di Isernia potrebbe presto chiudere la storica sede di proprietà, in corso Risorgimento 302, per venderla a privati.

Lo si apprende dalla delibera di Giunta camerale n. 84 del 7 dicembre scorso, il cui titolo è tutto un programma: ‘Piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare della Camera di Commercio del Molise–Attuazione’. Il documento richiama una precedente delibera del 17 marzo 2017, che dava mandato al segretario generale dell’ente di avviare le procedure per la vendita del locale, adibito a deposito, ubicato a Isernia in via Giovanni XXIII entro il 31 dicembre 2018, nonché per la messa a reddito/vendita di una parte della sede di Isernia (primo e secondo piano e mansarda), entro il 30 giugno 2019.  Il motivo: la necessità di risolvere il problema dei costi di gestione per un immobile di 1.200 metri quadri, spazio assolutamente spropositato in relazione al numero dei dipendenti – 20 in tutto, compresi il segretario generale e le due posizioni organizzative che coprono i servizi sulle due sedi di Campobasso e Isernia – quando per le reali esigenze della sede di Isernia ne basterebbe un terzo, 400 metri quadri. Senza contare che la struttura in questione è anche da ristrutturare in maniera consistente, in quanto non a norma.

Dalla vendita parziale dello stabile di corso Risorgimento – costruito nel 1981 – limitatamente ai due piani succitati e alla mansarda, che rappresentano circa il 41 per cento dell’intera struttura, si sarebbero ricavati circa 580mila euro, rispetto a una perizia sull’intero immobile del 2017 da cui si evinceva un valore complessivo di 1,4 milioni di euro. Qualora, per cause diverse, la vendita non andasse a buon fine, si proponeva la messa a reddito tramite fitto, con un ricavo previsto di circa 34.500 euro annui. Dall’alienazione del garage/deposito di via Giovanni XXIII, invece, il ricavo previsto sarebbe ammontato a 35.840 euro.

inpdapCome si legge nella delibera del 7 dicembre, la Camcom di Isernia vorrebbe traslocare “in locali più decorosi da adibire a uffici, possibilmente in edifici pubblici vicini all’attuale sede”. Di qui la scelta definitiva, da parte della Giunta camerale, della soluzione considerata più semplice dal punto di vista gestionale, vista la conformazione dell’immobile: la vendita dell’intero stabile con procedure a evidenza pubblica, trovando altri locali in affitto o concessi dalla pubblica amministrazione “a seconda dei livelli di servizio che si vogliono garantire sulla sede secondaria” di Isernia. Locali che potrebbero essere quelli dell’ex Inpdap (nella foto, ndr), a pochi metri dall’attuale ubicazione o, in alternativa, un’ala del palazzo della Provincia, voce già ricorrente a fine 2016 seguita finora da un nulla di fatto. La vendita, tuttavia, presupporrà una nuova perizia per rilevarne il valore di stima più probabile al valore di mercato.

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