La sanità che funziona: il ringraziamento di un cittadino ai medici del ‘Veneziale’

La lettera, firmata dal figlio di una paziente, è stata indirizzata al reparto di Medicina di Isernia per raccontare la professionalità del personale della struttura


ISERNIA. La sanità in Molise è da anni sotto la lente di ingrandimento per le sue carenze e le problematiche sollevate da più fronti. Anche per questo la lettera scritta da un parente di una paziente ricoverata al Veneziale di Isernia apre una pagina felice raccontando l’efficienza del personale medico dell’ospedale pentro. Di seguito il testo della missiva:

“Egregio direttore dottoressa Politi,con queste poche righe che mi accingo a scrivere, intendo rappresentare un positivo apprezzamento a lei in primo luogo, in quanto maggiore responsabile del reparto di Medicina, con la preghiera di estenderlo a tutti i suoi collaboratori; dal personale medico a quello infermieristico, ausiliario, o.s.s. nessuno escluso. Mia madre è stata ricoverata presso il Veneziale il giorno 29 novembre 2018 in uno stato critico e dimessa il 27 dicembre scorso. Attraverso terapie mirate e successiva Peg posso affermare oggi che sia tornata alla sua normalità.

L’elogio che voglio manifestare a tutti, non è “semplicemente” il lavoro ben fatto portato positivamente a termine con la vostra professionalità, ma vorrei evidenziare soprattutto l’atteggiamento che il personale tutto ha avuto e ha nell’approccio con i pazienti. Spesso gli organi di stampa riferiscono solo di fatti negativi che avvengono nel sistema sanitario. Stavolta io però ho avuto la prova che di positivo c’è n’è e tanto anche, ma nessuno lo rende pubblico o ha interesse a farlo.

Ho avuto modo di conoscere per la prima volta lei e tutto il personale e ho notato quotidianamente accudendo mia madre, che ogni singola persona che lavora nel suo reparto mette nel proprio lavoro non solo le capacità e l’impegno necessario in questo duro lavoro quasi da maratoneta, correndo su e giù per la corsia, sempre sotto pressione nella evidente e palese carenza di personale cercando comunque di dare aiuto ad ogni richiesta, ma aggiunge anche tre cose non previste da nessun contratto di lavoro: l’amore, il sorriso e il rispetto per la persona.

Le assicuro, direttore, oggi trovarle in questa società è davvero raro, specie poi se i soggetti sono gli anziani. Nel caso specifico del suo reparto credo diventano addirittura una terapia e un conforto apprezzato tanto dai malati quanto dai familiari.La speranza è che questo mio convinto elogio condiviso in questi giorni di degenza anche da tante altre persone che ho avuto modo di incontrare in reparto, possa rappresentare per voi un motivo di soddisfazione e vi sproni a proseguire su questa strada. Il vostro lavoro ben fatto e fatto con il cuore è come una pacca sulla spalla che a volte basta per dare speranza e andare avanti.

Complimenti direttore a lei a tutti i suoi collaborati. Buon lavoro a tutti e buon 2019. Ovviamente mi auguro di non dover tornare mai per motivi di salute nelle vostre corsie, ma qualora dovesse capitare, saprei certamente di essere in buone mani”.

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