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Giunta azzerata, parla Colagiovanni: “Le mie condizioni per firmare, o rifiuto il pacco e vado avanti”

L’assessore alle Attività produttive, secondo i rumors possibile candidato sindaco del Polo civico, chiarisce la sua posizione. E si dichiara disposto a sostenere ancora Antonio Battista, se sarà lui il candidato sindaco del centrosinistra unito


CAMPOBASSO. Giunta ancora azzerata al Comune di Campobasso, il sindaco Antonio Battista continua gli incontri ‘face to face’ con gli assessori. Che anche in questi giorni di emergenza neve continuano a salire le scale di Palazzo San Giorgio, per parlare con lui e lasciare la loro firma sul famoso ‘verbalino’. Il documento che contiene i punti del programma di governo da completare, da qui alla fine della legislatura. Con tanto di ‘giuramento di fedeltà’ a Battista e al centrosinistra.

Occhi puntati sugli assessori che sarebbero pronti a lasciare la nave guidata da Battista, per tentare nuove avventure politiche: Salvatore Colagiovanni, indicato come il possibile candidato sindaco del Polo dei moderati, Francesco de Bernardo, visto politicamente molto vicino alla Lega e Massimo Sabusco, esponente dell’Udc, partito che a livello regionale appoggia il governatore Toma. Quindi il centrodestra.

E se De Bernardo e Sabusco alla fine potrebbero firmare il verbalino – se poi saranno candidati col centrosinistra è ancora da verificare – diversa appare la posizione di Salvatore Colagiovanni, che tirato per la ‘giacchetta’ alla fine chiarisce. “Non so ancora se firmo – le sue parole – sono convalescente da una fastidiosa influenza e non sono ancora andato al Comune a parlare con Battista, con il quale ho avuto un primo confronto telefonico ieri sera”.

“Sono tre le condizioni che chiedo per sottoscrivere il ‘giuramento di fedeltà’ – ha precisato poi l’assessore alle Attività produttive – Voglio avere innanzitutto la garanzia che Battista sia il candidato unitario del centrosinistra, in questo caso firmo subito. Sollecito poi una verifica sull’attività svolta in questi quattro anni mezzo dagli assessori e chiedo che il documento, fatto in maniera seria, con i punti del programma già realizzati e quelli che si vogliono ancora realizzare nei prossimi cinque anni, sia sottoscritto anche dai capigruppo in Consiglio comunale. Perché questa non deve essere l’ennesima guerra nel Pd”.

In sostanza, secondo Colagiovanni, Battista non dovrebbe limitare la verifica solo alla Giunta, ma andare in Consiglio a chiedere la fiducia. Come fecero in passato sia Peppe Di Fabio che Gino Di Bartolomeo. Fare la prova di forza in aula, davanti a una maggioranza in bilico e a consiglieri che, sia pur senza dirlo, hanno già abbandonato la nave.

“Se non ci sono queste condizioni? Rifiuto il pacco e vado avanti – ha rilanciato Colagiovanni – Ma ci metto la faccia. Non ho nessuna intenzione di restare in Giunta e poi fare altre scelte dopo le Primarie del Pd, come altre persone potrebbero fare. Mi si chiede lealtà e risponderò con la lealtà. Ma ripeto, se ho la garanzia che Battista è il candidato del centrosinistra lo sostengo. Del resto il regolamento del Pd non prevede che gli uscenti siano ricandidati? Il sindaco allora pretenda che il partito faccia chiarezza”.

Colagiovanni candidato sindaco del Polo civico allora? Sempre più probabile. Le trattative, oltre che in Molise, andrebbero avanti anche a Roma, dove tra centrodestra e centrosinistra si starebbe cercando di costruire la terza via. Quella dei moderati.  

Carmen Sepede

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