Politicamente questo azzeramento, improvviso, a 8 mesi dall’insediamento, senza una riunione che coinvolga la maggioranza come si spiega?
“Se fosse legato a qualche frizione in maggioranza, non si sarebbe dovuto risolvere in Giunta. Ci dovrà essere un incontro, spero. E avremo modo di parlarne. Auspico una riunione, soprattutto se le motivazioni dovessero riguardare atteggiamenti o comportamenti di singoli consiglieri. Credo si debba parlare con chiarezza. Siamo di fronte a una decisione non esplicitata nella sua interezza. C’è qualcosa che non torna”.
Il ‘dissenso’ o le posizioni critiche sono nell’ordine delle cose, anche all’interno di una maggioranza.
“Ma avrebbero potuto essere risolte diversamente. Rivedere le deleghe rispetto ad un sottosegretario che di deleghe non ne ha lo trovo incomprensibile. Pallante ha fatto tutto il possibile per il ruolo di sottosegretario, non voglio pensare sia questo il problema”.
La sensazione è che, nella maggioranza non siano mai stati affrontati temi e strategie politiche che il governatore avrebbe voluto mettere in pratica.
“Credo che tutti dovremmo essere messi nella condizione di conoscere i problemi, le azioni, la programmazione per condividere, esprimere perplessità, confrontarsi. Certo, ci sarà sempre chi dovrà decidere, ma non essere messi a conoscenza delle questioni non credo sia possibile. Come sul Piano strategico del Turismo. Sto cercando di andare a fondo, al momento c’è solo una delibera incomprensibile: ho criticato il metodo ma di questo non se ne è mai parlato in maggioranza. Ci sono cose importanti, come ad esempio quello che sta accadendo per Campitello, con la richiesta di concordato preventivo. Dobbiamo discuterne, non vorrei che dopo lo Zuccherificio, la Gam e l’ Ittierre si stia procedendo a una liquidazione dell’intera regione. Mi auguro che queste decisioni vengano condivise con la maggioranza, non vorrei venirne a conoscenza solo attraverso i giornali”.
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