L’atleta isernina torna sul gradino più alto del podio e acquisisce punti importanti per la qualificazione olimpica verso Tokyo 2020
TEL AVIV. Una giornata da incorniciare: percorso netto con quattro vittorie, medaglia d’oro finale e, soprattutto, punti importanti per la qualificazione olimpica verso Tokyo 2020.
Risuona l’inno di Mameli in Israele al Grand Prix di Tel Aviv grazie all’isernina Maria Centracchio, autrice di una prestazione superlativa nella categoria dei -63 Kg, capace di superare in finale l’atleta di casa sostenuta da tutto il numeroso pubblico presente che, comunque, alla fine non ha fatto mancare sportivamente gli applausi all’italiana.
La Centracchio, sostenuta anche dal padre, il maestro Bernardo, presente ai lati del tatami, è stata perfetta sin dal primo incontro (era inserita nella Pool D) ed è riuscita ad avere la meglio contro tre avversarie di valore come l’israeliana Gili Sharir, la britannica Lucy Renshall e la russa Valentina Kostenko, prima di mettere a segno, in finale, un “sumi gaeshi” al Golden Score con cui ha battuto l’israeliana Shemesh,.
“Questa vittoria la dedico a mio zio che purtroppo non c’è più – ha detto Maria particolarmente commossa ed emozionata al momento della premiazione –. Se ne è andato tre settimane fa, mentre mi trovavo a Lignano per allenarmi. Non sono riuscita a stare vicino alla famiglia e onorarlo in questo modo è stata una cosa cui tenevo particolarmente”.
Camillo Pizzi
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