Isernia, corsa alla presidenza del Consiglio: Lancellotta e Giampiero Mancini per il ‘dopo’ Lombardozzi

giampiero mancini 4PALLA AL SINDACO. La palla, tuttavia, si gioca nel campo del sindaco. Finora silente su una questione tutta politica che poco lo appassiona, d’Apollonio sarà costretto a capire chi è davvero con lui, come maggioranza, e chi invece punta a destabilizzarne la prosecuzione del mandato. Starà a lui decidere se accettare la proposta di Iorio, portando i suoi uomini sul nome di Lombardozzi o della Lancellotta, o proporre un nome di proprio gradimento. Nelle file di ‘Isernia in Comune’, in queste ore, si fa strada la candidatura del delegato al Bilancio Giampiero Mancini, braccio destro di d’Apollonio nell’opera di risanamento dei conti del Comune. Ma sia il nome di promanazione ioriana che un’eventuale controproposta del sindaco devono fare i conti con i numeri: ‘Insieme per il Molise’ oggi ha 4 consiglieri e 3 assessori; ‘Isernia in Comune’ 5 consiglieri e 3 assessori (di cui il vicesindaco). Insomma, sia Iorio che d’Apollonio sono sovrarappresentati in Giunta rispetto alla reale forza in Consiglio. Dunque, per portare a casa la partita presidenziale, entrambi potrebbero avere bisogno dei voti di una parte dell’opposizione: su tutti ‘Isernia Migliore’, gruppo di riferimento dell’assessore regionale pentro Roberto Di Baggio, che conta ben 6 rappresentanti, al pari dei Popolari di Niro, e della Lega, che ne vanta 3.

LA SPONDA DELLE OPPOSIZIONI. Proprio Di Baggio, di recente, ha permesso al Comune di ottenere 2 milioni di euro per la realizzazione di una nuova piscina comunale, permettendo così all’amministrazione di uscire dalle sabbie mobili e risolvere un annoso problema. Un segnale di importante collaborazione, dunque, che potrebbe essere solo il primo di un’alleanza più duratura. La Lega, invece, potrebbe dare sponda ai Popolari: un do ut des, dopo il voto favorevole del Carroccio all’articolo 22 dello Statuto che fissa 30 mesi di mandato per il presidente del Consiglio, ottenendo in cambio la modifica dell’articolo 25. La nuova norma infatti, stabilisce come i gruppi in assise siano composti da non meno di 2 consiglieri, permettendo così a Stefano Testa e Mena Calenda di costituire appunto il gruppo della Lega a Palazzo San Francesco, poi allargatosi anche a Gianluca Di Pasquale.

Impossibile o quasi fare pronostici, per ora. Per la fine della settimana potrebbe essere convocata una riunione di maggioranza, volta a fare chiarezza e a trovare uno o più nomi condivisi, con d’Apollonio nell’insolita veste del ‘mazziere’.

provincia isDOPPIA PARTITA. C’è poi un’ultima strada, al momento più accidentata. Il sindaco potrebbe ragionare in funzione del rinnovo della presidenza della Provincia di Isernia, previsto in aprile. In tal caso, se accettasse di correre di persona, avrebbe bisogno del voto degli amministratori sul territorio: e per effetto del voto ponderato imposto dalla legge Delrio, il peso specifico dei consiglieri isernini è quello determinante ai fini dell’elezione. Dunque, potrebbe accontentare i desiderata di qualcuno per la presidenza del Consiglio e passare all’incasso in aprile. Ma gli converrebbe veramente?

 

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