Le immagini riprese con un telefonino sono diventate virali e ritraggono anche la fermezza con la quale uno dei colleghi interviene per fermare quegli attimi concitati. Il segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, sottolinea lo stato di stress degli agenti “sottoposti a turni massacranti e a rischio aggressioni”. Il capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Franco Basentini, la pensa diversamente: atteggiamento deplorevole, approfondiremo il caso e prenderemo i provvedimenti necessari. Guarda il video


CAMPOBASSO. Tentativo di evasione finito con qualche schiaffo, un calcio ma soprattutto una pistola carica, puntata alla tempia del giovane in fuga. Il tutto è avvenuto in pieno centro, lungo via Cavour che solo per un caso non era trafficata come sempre.

Una ‘mezza verità’ quella che è stata immortalata da un passante che ha ripreso con il suo smartphone quanto stava accadendo, realizzando un video virale, finito – perché condiviso da migliaia di persone – su chat private e social network. Mezza verità perché quanto accaduto prima del ‘placcaggio’ e della reazione dell’agente di polizia penitenziaria che ha estratto e puntato la pistola, non è stato né ripreso né raccontato da chi ha assistito al grave episodio.

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LA TENTATA EVASIONE. Il giovane che, a piedi e disarmato, ha iniziato a correre lungo via Cavour, in direzione ex Romagnoli, qualche minuto prima si sarebbe reso protagonista del tentativo di evasione: avrebbe simulato, nei giorni precedenti, una difficoltà nel camminare tanto che utilizzava delle stampelle. Poi, per un malore, sarebbe stato accompagnato al Cardarelli e una volta rientrato nell’istituto penitenziario (presumibilmente prima che si chiudesse il cancello quindi nello spazio antistante il portone d’ingresso) avrebbe buttato via le stampelle e tentato la fuga. Durata qualche centinaio di metri visto che il video lo riprende a pochissima distanza dall’ingresso del carcere. Lì i tre agenti lo avrebbero fermato ma uno, in particolare dopo averlo schiaffeggiato (e qui è inutile usare il condizionale visto che le immagini immortalano proprio quei concitati attimi) – tra le urla del collega che con veemenza gli intima di fermarsi – ha preso la pistola, l’ha caricata e puntata in piena faccia al detenuto.

LA SPIEGAZIONE DEL SINDACATO POLIZIA PENITENZIARIA. Quanto accaduto prima che il passante riprendesse la scena non è dato sapere.   Il segretario regionale del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo – che questa mattina alle 10.30 terrà una conferenza stampa – ieri ha inviato un comunicato stampa nel quale ha reso noto l’episodio della tentata evasione senza fare menzione, però, dell’inseguimento, avvenuto in pieno centro con tanto di pistola. Quando il video è diventato virale, ha inteso intervenire nuovamente spiegando che: “Il filmato diffuso in queste ore è parziale e non ricostruisce esattamente quanto è accaduto a Campobasso: il detenuto che ha tentato la fuga ha aggredito l’agente penitenziario colpendolo ripetutamente con una stampella. Le immagini, invece, mostrano solo la parte finale e la reazione che è venuta dopo la fuga. Una reazione maturata nel clima di stress, per turni massacranti e condizioni di lavoro difficili che caratterizza l’attività del personale di Polizia Penitenziaria come denunciamo da sempre e che non va lasciato solo come intendiamo fare anche in questa circostanza. Invitiamo, pertanto, i media a non farne un’occasione di attacco strumentale alla Polizia Penitenziaria ma a ricostruire esattamente i fatti mettendoli in guardia da non generare disinformazione e confusione perché ci sono ogni giorno uomini e donne in divisa che svolgono il proprio lavoro al servizio dello Stato con impegno, professionalità e a rischio di aggressioni e della incolumità personale”.

LA NOTA DI BASENTINI. Il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il magistrato Francesco Basentini, stigmatizza quanto accaduto.

Non sono assolutamente ammissibili atteggiamenti di quel tipo, soprattutto perché – spiega il Capo del DAP – il soggetto in questione, una volta arresosi, era ormai nella piena disponibilità dei tre agenti ritratti nel video, pronti a immobilizzarlo con le manette.

Ringrazio l’agente che è intervenuto con determinazione e fermezza per riprendere l’atteggiamento deplorevole del suo collega. Nei confronti di quest’ultimo, svolti gli accertamenti necessari, saranno immediatamente presi i provvedimenti del caso”.

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