HomeNotizieCRONACAScia su piste non autorizzate, richiamato all’ordine si scaglia sui poliziotti

Scia su piste non autorizzate, richiamato all’ordine si scaglia sui poliziotti

L’uomo, un 49enne barese, dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato


CAMPITELLO MATESE. Il personale della polizia di Stato in servizio presso il posto fisso di Campitello Matese ha deferito alla competente autorità giudiziaria. un 49enne originario della provincia di Bari, resosi responsabile di furto aggravato e di resistenza a Pubblico Ufficiale. Lo stesso è stato sanzionato anche per violazione degli obblighi imposti dalla segnaletica verticale apposta sulle piste e per aver superato le reti di delimitazione che chiudevano la pista riservata alla gara.

Come noto, dallo scorso 4 febbraio, presso la stazione sciistica di Campitello Matese sono in corso le gare per il campionato nazionale “Criterium Interappenninico”, per il cui svolgimento è stata interdetta al pubblico la pista denominata “Del Caprio”. Già nella mattinata del 4 gli operatori della Polizia di Stato dovevano intervenire sul posto in quanto alcuni sciatori avevano invaso proprio la pista di gara, identificando tra i veri sciatori anche il 49enne.

La mattina del giorno successivo, sempre durante lo svolgimento del Criterium, con la sua tavola da snowboard lo stesso sciatore invadeva nuovamente ed irresponsabilmente la pista “Del Caprio”, creando pericolo per sé e per i concorrenti alla gara.

Nel pomeriggio del medesimo giorno, lo stesso sciatore si “lanciava” per la terza volta sulla pista chiusa, rischiando di andare a schiantarsi sui mezzi battipista che in quel momento stavano preparando il manto nevoso per il giorno seguente. Convocato all’interno degli uffici di Polizia, veniva nuovamente redarguito a tenere un comportamento più consono e rispettoso delle regole.

All’uscita dell’uomo, tuttavia, uno degli operatori si accorgeva della sparizione di un paio di guanti in dotazione al personale di Polizia, custoditi all’interno dell’ufficio. Temendo che il responsabile potesse essere proprio il 49enne, gli operatori lo raggiungevano immediatamente, rinvenendo i guanti all’interno del bagagliaio della sua auto, nascosti sotto la tavola da snowboard. Invitato nuovamente negli Uffici del Posto fisso, il soggetto opponeva un’energica resistenza, scagliandosi contro gli agenti.

Ne scaturiva quindi una colluttazione a seguito della quale gli operatori di Polizia dovevano ricorrere alle cure dei sanitari, riportando alcuni giorni di prognosi. Il 49enne, invece, rifiutava le cure del personale del Centro medico della stazione sciistica, intervenuto sul posto.

 Intanto, in altre operazioni sul territorio la squadra mobile ha tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di carcerazione destinato a un campobassano di anni 44. L’uomo, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare in seguito a una condanna per estorsione, il 30 gennaio scorso era stato arrestato, per evasione e per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, dopo essere stato rintracciato in un esercizio pubblico presso la Stazione ferroviaria di Campobasso. L’Ufficio di Sorveglianza ha revocato quindi la misura alternativa di cui beneficiava, ordinando la detenzione in carcere.

Nella stessa mattina, la Squadra Mobile ha dato inoltre esecuzione al provvedimento amministrativo dell’ammonimento, emesso dal Questore di Roma lo scorso 1° febbraio, a carico di G.G. di anni 62, residente a Pietracupa (CB).L’uomo, già destinatario di analoghi provvedimenti del Questore di Ancona e del Questore di Campobasso, poneva in essere condotte vessatorie (stalking) nei confronti di tre diverse vittime che però ritenevano di non presentare querela e non attivavano in tal modo un procedimento penale nei suoi confronti.

Nell’ultimo caso, il 62enne aveva preso di mira una donna – con la quale aveva avuto una relazione, poi terminata e alla cui fine l’uomo non si era rassegnato – inviandole ripetutamente messaggi vocali ed sms molesti e dal contenuto offensivo e minaccioso. Nei confronti del predetto è stato eseguito anche un ordine di carcerazione per cumulo pena, pari a un anno e 5 mesi di reclusione, emesso dalla Corte di Appello di Roma, in quanto precedentemente condannato, con due distinte sentenze del Tribunale di Roma, rispettivamente per i reati di violenza privata e molestia alle persone e violazione continuata degli obblighi di assistenza familiare.

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