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Rifiuti, l’assessore Cavaliere: tema sensibile, evitiamo allarmismi inutili

La discussione sulla mozione del Movimento 5 Stelle ha evidenziato, ancora una volta, la spaccatura in seno al gruppo consiliare della Lega. Il capogruppo Aida Romagnuolo ha votato con i pentastellati


CAMPOBASSO. Un tema sensibile, quello dei rifiuti. Che, proprio per questo, non può essere affrontato con leggerezza, alimentando allarmismi che si rivelano del tutto ingiustificati. Se ne è ampiamento discusso ieri, nel corso del Consiglio regionale, in un dibattito legato ad una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, che ha evidenziato – ancora una volta – la spaccatura esistente nella Lega (con la Romagnuolo che ha votato con la minoranza).

La situazione del Molise non è così tragica come la si vuole dipingere ed è questo assunto il ‘trait d’union’ che ha collegato gli interventi dell’attuale assessore Nicola Cavaliere e del suo predecessore, Vittorino Facciolla, al quale la maggioranza consiliare (nelle persone di Di Lucente e Cefaratti) ha riconosciuto il grosso lavoro fatto, nella passata legislatura, proprio per l’elaborazione e l’adozione del Piano regionale dei Rifiuti ancora vigente e che, di fatto, potrebbe anche essere oggetto di una ‘rimodulazione’, ma solo per i cambiamenti intervenuti nella realtà territoriale regionale e legati alla diffusione della raccolta differenziata.

In qualche anno, infatti, si sono registrati incrementi importanti, come quello raggiunto nel territorio della provincia di Isernia che registra un’ottima performance. Le cose non vanno altrettanto bene per quello di Campobasso, dove il sistema non pare essere ancora completamente avviato, soprattutto nel capoluogo e a Termoli. Numericamente, quindi, l’incidenza di due grandi centri urbani ‘oscura’ invece alcune eccellenze come Trivento e Riccia dove, in questi giorni, sarà avviata la raccolta differenziata ‘spinta’. Dati emersi con chiarezza anche con la premiazione dei ‘Comuni ricicloni’, l’iniziativa di Legambiente: rispetto al 2016, Campobasso è solo al 13,6%, Termoli al 33,1% e Isernia (come detto) al 52,3%. Percentuali che ancora non corrispondono agli obblighi normativi ma che non tengono comunque conto dei passi in avanti compiuti nel 2018 perché altre amministrazioni si sono aggiunte a quelle che già praticano la differenziazione di rifiuti.

Il Piano regionale dei Rifiuti, oggetto dello studio di una eccellenza come il professor Umberto Arena, attesta la bontà del lavoro fatto e del percorso avviato ma, come è stato sottolineato in aula, potrebbe essere anche oggetto di modifiche migliorative che vadano nella direzione – lì dove possibile poiché serve un sistema di raccolta differenziata ‘spinta’ – dell’introduzione dell’ecotassa (pagare i rifiuti che si producono) e dell’attivazione di un osservatorio regionale sui dati.

L’assessore competente, Nicola Cavaliere, ha però sottolineato all’aula la necessità di non ‘adulterare’ i dati con l’ideologia, proprio in considerazione del tema così sensibile, sul quale si accende l’attenzione della popolazione. “Mi sento tranquillo come assessore all’Ambiente – ha dichiarato in aula – per le competenze della Regione, dell’Arpa e dell’Asrem. Gli impianti sono tutti monitorati, non ci sono situazioni di pericolosità come si vuol fare credere rispetto alle possibilità di infiltrazioni malavitose. I rifiuti che arrivano in Molise, da precise zone d’Italia, attengono solo ed esclusivamente all’umido, ai rifiuti organici. Il resto, che viene conferito negli impianti presenti in regione, arriva dal Molise. Se si dovesse paventare la necessità di rivedere il piano, la Giunta regionale è aperta ai suggerimenti. Ma non credo che si debba rifare daccapo”.

Rispetto ai temi in discussione, si è ipotizzata anche la possibilità di sanzionare i Comuni ancora non in regola con la raccolta differenziata. Ipotesi rispedita però al mittente dall’esponente della Giunta. Relativamente al monitoraggio, Cavaliere ha rimarcato come esista già e preveda anche un protocollo d’intesa, perfettamente funzionante, stipulato con le forze dell’ordine.

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