La comunità ha manifestato il proprio dissenso all’allontanamento della comunità di migranti che viveva nel piccolo centro, perfettamente integrata nel tessuto sociale, tanto da richiamare l’attenzione della stampa internazionale


CAMPOBASSO. Un paese che non si rassegna, che perde un pezzo della propria essenza e che urla il proprio dissenso. Tutti i cittadini di Ripabottoni, un anno fa circa, non volevano salutare quella comunità di migranti, così integrata nel tessuto di un piccolo centro ad alto rischio spopolamento. E così, con quella umanità che troppe volte pare essersi persa e dissolta, hanno manifestato e attirato l’attenzione della stampa nazionale e internazionale. La dimostrazione concreta che accoglienza e solidarietà siano valori necessari e spontanei della nostra società diventa ‘menzione d’onore’ che il prestigioso premio internazionale ‘Chiara Lubich per la Fraternità’, giunto alla decima edizione, ha assegnato proprio a Ripabottoni .

Gennaio 2018:  tredici mesi fa il Centro di Accoglienza straordinaria viene chiuso e i 32 migranti, ospiti del Cas,  ‘smistati’ in altre strutture presenti sul territorio molisano. Uomini e donne, e anche qualche bambino, parte ormai del tessuto sociale della comunità di Ripabottoni che non ha esitato a protestare il proprio dissenso per quelle ‘partenze’. Cinquecento abitanti che hanno cercato in ogni modo di evitare che i ‘nuovi’ figli, adottati da un paesino dal cuore grande, andassero via. Una notizia davvero controcorrente. Una ‘buona’ notizia che ieri ha avuto il riconoscimento che merita.

Il Premio Chiara Lubich è promosso dall’associazione “Città per la Fraternità” che riunisce comuni e amministrazioni locali di vario colore politico intorno a un’idea di unità, fraternità e dialogo. Durante la cerimonia, che si è svolta ieri al teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, il premio Chiara Lubich è stato conferito al Comune di Alghero che, dopo essere stato colpito dall’ennesimo femminicidio ha reagito in modo eccezionale stringendosi attorno ai due bambini rimasti orfani della loro mamma e facendosi carico del loro futuro con una “adozione di cittadinanza”.

Il Premio speciale del decennale è andato invece al Comune di San Mauro Pascoli mentre le Menzioni d’onore, oltre che al Comune di Ripabottoni, sono state assegnate alla comunità di Riace, al Comune di Melissa e alla municipalità di Luque (Argentina). Per Ripabottoni il riconoscimento è stato ritirato dai consiglieri comunali Samantha Ciarla e Danilo Cristofaro.

Del comitato dei garanti, incaricato di selezionare le varie realtà da premiare, ha fatto parte anche il docente dell’Università del Molise, Matteo Luigi Napolitano.

“Sono molto onorato – ha commentato -, di aver fatto parte del Comitato incaricato della difficile selezione visto che tutte le candidature erano di grandissimo valore. Come ‘molisano adottivo’ sono particolarmente lieto della Menzione d’onore andata alla città di Ripabottoni, distintasi, come narrano anche le cronache nazionali e internazionali, come esempio di integrazione, di fratellanza e di solidarietà nei confronti di una comunità di migranti ospitata sul suo territorio”.

I

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale